Ha un’insegnate di sostegno che la adora e la scuola le garantisce l’assistenza di base. Chi è invece assente è il Comune di Frosinone che, quest’anno, non sta fornendo il servizio di assistenza specialistica, previsto dalla legge 104 del ‘92, fondamentale per sopperire ai problemi di autonomia e di comunicazione.

«Sostanzialmente - racconta il papà D.F. - non c’è nessuno che si occupi di farla bere e mangiare e che la aiuti a muoversi. Abbiamo la certificazione della Asl che attesta la necessità che venga seguita costantemente, ma a quanto pare non sembra sufficiente. Come genitore mi sento umiliato dall’indifferenza delle istituzioni perché con questo atteggiamento si nega a mia figlia non solo il diritto allo studio, ma anche il diritto alla sopravvivenza». Il signor D.F. ha incontrato la dirigente dell’Istituto comprensivo Frosinone 2, la dottoressa Manuela Carini, che gli ha riferito di aver regolarmente inoltrato lo scorso 17 giugno richiesta sia al Comune che alla Provincia.

«Purtroppo - dice il papà di Angelica - non è servito a nulla perché oggi non c’è nessuno che si prenda cura della bambina. Lo scorso anno le venivano garantite due ore di assistenza a settimana, ed erano comunque insufficienti visto che si va a scuola cinque giorni, quest’anno invece nulla. Fortunatamente, nella tragedia abbiamo incontrato sulla nostra strada solo insegnanti meravigliosi che assistono mia figlia, ma si tratta pur sempre di persone che non hanno le competenze necessarie e che proprio per questo hanno maggiori difficoltà a comprenderne le esigenze. Angelica, infatti, non parla, ma comunica con i baci, gli occhi e il sorriso. Sto denunciando la tragedia che la mia famiglia vive perché so di farmi portavoce di altri genitori che si trovano nella nostra stessa condizione. Chiedo il rispetto dei nostri diritti, dei diritti dei ragazzi disabili - conclude D.F. - Nulla di più. Sono certo che se il Comune volesse troverebbe i soldi necessari».

Contattato, l’assessore ai Servizi sociali Carlo Gagliardi assicura che farà quanto in suo potere per assicurare l’assistenza specialistica ad Angelica: «Non abbiamo molti assistenti e soprattutto non abbiamo fondi. Stiamo ancora aspettando i quasi tre milioni di euro del Distretto relativi al 2014 e oggi l’ente è costretto a fare anticipazioni di cassa. Ciò non significa però che non mi adopererò per aiutare la bambina».