Il video di Paola Fiacco, 36 anni a dicembre, sta spopolando in rete tanto da raggiungere più di 4000 visualizzazioni in pochi giorni. Non è un’attrice, né una youtuber, ma una giovane donna che insieme al locale M5S sta portando avanti una battaglia di civiltà: sensibilizzare l’amministrazione e i cittadini al problema delle barriere architettoniche. Lei è malata di Sma, ossia di atrofia muscolare spinale che in Italia colpisce una persona su 10.000 nati vivi. Al compimento dei due anni arriva dall’America, dove già all’epoca si facevano screening sul Dna, la dura diagnosi: Paola non potrà più camminare.

Lo racconta lei stessa con il sorriso e la lucidità che la contraddistinguono: «Più di una volta ho rischiato di morire. Sono riuscita a superare tutte le fasi critiche, la più difficile a 6 anni quando sono stata ricoverata per 40 giorni in ospedale, in uno stato di coma, per una broncopolmonite. Al risveglio ho chiesto alle infermiere delle polpette». È proprio così, Paola, ironica e determinata: si diploma al liceo scientifico di Ceccano e ora è iscritta a Giurisprudenza a Roma, ma arrivarvi con i mezzi si sta rivelando un’impresa quasi titanica. Fa l’addetto stampa per i 5 Stelle e alle ultime elezioni si è candidata nelle loro liste risultando una delle due donne più votate.

Va in giro con un’auto modificata (a sue spese) e chiarisce subito che l’idea di realizzare il video che la vede protagonista è partita da lei: «Non sono una che si fa strumentalizzare e rigetto le accuse di chi, anche sul web, ha ritenuto che lo fossi. Purtroppo il problema quando si parla di disabili è che molte persone “normali” ritengono che o sei strumentalizzato o sei scemo. La mia non è un’azione politicizzata, ma politica perché per me fare politica è questo: mettersi davanti al problema e risolverlo».

La sua battaglia non è un’ attacco contro nessuno, tanto meno alla nuova amministrazione, ma un atto di civiltà: «A me non funzionano solo le gambe, se tu amministrazione o Stato mi dai mezzi e strumenti, io posso essere attiva sul territorio al pari degli altri. Potrei, ad esempio, pensare ad un telelavoro; insomma è un discorso di opportunità». Certo è che Ceccano è una città fatta di molte barriere che, negli anni, nessuno si è preoccupato di abbattere. Il video di Paola (visibile anche sul blog di Grillo) rientra in una serie di iniziative dei 5 Stelle che in questi giorni stanno anche distribuendo dei questionari ai commercianti sul tema.

L’assessore ai lavori pubblici Ruspandini, sentito sull’iniziativa di Paola, ha dichiarato di condividerne la battaglia: «Sarei onorato di incontrarla e di ascoltarne i suggerimenti, anche aprendo un tavolo sulla problematica. Devo però sottolineare che Ceccano non è tutta una barriera architettonica visto che le vecchie amministrazione si sono ben guardate dal realizzare molti marciapiedi».