Nuova “puntata” della vicenda dell’istituto Martino Filetico. Gli studenti continuano a protestare contro la mancanza di chiarezza e confronto sul trasferimento di alcune classi delle quinte nella succursale di Ragioneria a Sant’Agata. Ieri mattina sono scesi ancora una volta in strada con tanto di striscione con su scritto “promesse da marinaio”. Al centro del dibattito ci sono, infatti, proprio le promesse non mantenute. Una situazione che non riesce a sbloccarsi e per la quale, ora, è stato richiesto l’intervento dei carabinieri. La palla passa alla Procura.
I fatti
Non si riesce a trovare un’accordo. Da una parte la dirigente scolastica che ritiene alcune aule inadeguate a contenere tutti gli studenti, dall’altra la Provincia che ieri ha effettuato un altro sopralluogo, dietro richiesta dei militari, e il responso positivo sugli spazi dei locali. In mezzo gli studenti che chiedono chiarezza. Dopo uno sciopero bianco con i ragazzi che erano entrati nel palazzo Filetico senza zaini, riunendosi in assemblea; una prima manifestazione di protesta sempre davanti alla sede principale e le promesse non mantenute, gli studenti hanno di nuovo scioperato. Pochissimi i ragazzi entrati ieri mattina. Alcuni di loro sono andati direttamente nella stazione dei carabinieri chiedendo al comandante Raffaele Alborino di intervenire per fare chiarezza e capire se le aule siano davvero a norma. Il maresciallo ha contattato l’ente provinciale, per far effettuare un nuovo sopralluogo ai tecnici. Sopralluogo che si è verificato già in mattinata e che avrebbe dato parere positivo. Gli spazi sarebbero adeguati. I documenti raccolti e gli atti della “questione” infinita del Martino Filetico, passeranno ora nelle mani della Procura. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni. Intanto i ragazzi delle classi quinte dovranno tornare di nuovo nella sede della succursale a sant’Agata.