La due giorni di blocco della circolazione stradale non piace ai commercianti e a una parte della cittadinanza. C’è, però, anche chi giudica positivamente l’iniziativa presa dall’amministrazione comunale. Sono “I medici di famiglia per l’ambiente di Frosinone” che, per bocca dei dottori Giovambattista Martino, Marzia Armida, Ornella Verdecchia, Angelo Mastracco e Teresa Petricca, si dichiarano «favorevoli ad ogni iniziativa tendente alla riduzione dei fattori inquinanti in generale e delle polveri sottili in particolare. Nello specifico, la chiusura del traffico nel centro di Frosinone prevista per il 22 e 23 gennaio ci vede d’accordo e fautori dell'iniziativa nata con coraggio e determinazione, per realizzare un percorso virtuoso e condiviso, verso la riduzione delle polveri sottili. Siamo medici e le nostre considerazioni si basano esclusivamente su dati di ordine scienti- fico».

«In particolare - continuano i medici - circa l'importanza del traffico automobilistico sull'inquinamento atmosferico, conosciamo bene le percentuali di incidenza in generale. Tuttavia, nella città e nella provincia di Frosinone, alla luce delle recenti acquisizioni, rileviamo una incidenza sull'inquinamento, da parte del traffico veicolare, di gran lunga superiore ai dati generali indicati nel 20% che, già di per sé, costituisce valore da aggredire. La recente ed attualissima consulenza tecnica voluta dal procuratore della Repubblica di Frosinone circa la qualità dell'aria della provincia di Frosinone, a nostro avviso estremamente precisa ed esaustiva, a pagina 27 recita: “nella provincia di Frosinone le emissioni di pm10 totale legate ai trasporti stradali ed altre sorgenti mobili e macchinari, sommate le percentuali di pm10 generato dalle usure (pneumatici, frizione, freni e manto stradale) e dalla risospensione, complessivamente possono superare il 55% del totale”, percentuale di cui non si può non tener conto. Il “XII Rapporto 2016 Ispra” sullo stato dell'Ambiente riporta per Frosinone valori di concentrazioni del benzene tra i massimi nazionali, che si correlano direttamente con il traffico veicolare. Rispetto alle concentrazioni di benzopirene, di cui Frosinone risulta la più inquinata d'Italia, con valori tre volte superiori a quelli consentiti per legge e tre volte superiori alle altre città maggiormente inquinate, l'Ispra stessa individua nel traffico veicolare, oltre che nel riscaldamento a biomasse, le maggiori sorgenti emissive».

«Alla luce di queste conoscenze - concludono i medici - l'azione di limitazione del traffico deve, a nostro avviso, essere perseguita con la massima determinazione. Discussioni di altro genere, non prettamente scientifiche, dettate da altre priorità differenti dalla tutela della salute ci trovano assenti. Un appello alle mamme: pur nella comprensione dell'ovvio disagio che potrà essere arrecato dalla chiusura delle scuole, stiamo vivendo un importante momento partecipativo, che deve considerarsi fondamentale per continuare ad acquisire la consapevolezza del danno alla salute da pm sui propri figli e sui propri cari. Mai come ora è prioritario dar vita al dibattito, seppure critico ma purché ci sia, in seno alla società civile ed alle famiglie in particolare».