Vasto incendio la scorsa notte in un fienile a Santa Maria Amaseno, allevatori in ginocchio. A fuoco 3.000 balle di fieno. Salvi per miracoli gli animali rimasti al riparo all’interno di stalle di cemento. Lavoro estenuante peri vigili del fuoco. Non si esclude l’origine dolosa.

Ci sono volute oltre otto ore di intenso lavoro della squadra A1 dei vigili del fuoco di Frosinone per circoscrivere e spegnere l’incendio che ha interessato 3.000 balle di fieno stipate in un fienile situato in località Santa Maria Amaseno, di proprietà di un allevatore della zona. Le fiamme alimentate dal vento hanno raggiunto in alcuni momenti un’altezza di oltre 20 metri, avvolgendo e incenerendo le balle quadrate accatastate nel capanno agricolo (una struttura di pali in cemento e copertura in lamiera) posto sotto la strada che porta a Prato di Campoli.

Vicino c’erano anche l’abitazione del proprietario e i ricoveri per il bestiame. All’interno della rimessa, invece, alcune attrezzature agricole. Intorno alle 4 di venerdì notte, l’anziano allevatore si era alzato per andare in campagna quando dalla finestra della sua camera ha notato una luce abbagliante provenire dalle stalle. Uscito di casa si è invece reso conto che quel fascio di luce altro non erano che fiamme alte decine di metri che uscivano dal fienile.

In preda alla disperazione, ha allertato i familiari ma quando si è recato sul posto ha purtroppo capito che non c’era più niente da fare e che era impossibile anche solo avvicinarsi al rogo. A quel punto è stato avvisato il 115 che vista la gravità della situazione, ha inviato una squadra con due autobotti. L’avanzato stato dell’incendio non ha potuto evitare che le fiamme divorassero tutte le balle di fieno. Non se ne è salvata nemmeno una. Così l’allevatore si è dovuto rassegnare dinanzi a quel terribile spettacolo, incassando un danno economico ingente (ogni balla di fieno costa dalle 4 alle 5 euro) oltre ai danni subiti dallo stesso fienile.

Sul posto è giunta anche la chilolitrica dei vigili del fuoco che ha pompato acqua fino all’una di ieri mattina, mentre un escavatore spostava il fieno ancora in fiamme. I proprietari hanno fatto denuncia ai carabinieri e nulla è trapelato né sulle indagini né sulle cause dell’incendio. All’interno dell’area non erano presenti componenti elettrici in grado di innescare l’incendio. Non si esclude a questo punto l’origine dolosa.