Pusher insospettabili ma molto ben forniti. È la bilancia dei carabinieri a fornire l’idea del giro di spaccio che due giovani pofani, di trenta e trentaquattro anni, avevano messo su in paese: tre chili di hashish, duecento grammi tra cocaina ed eroina, mezzo chilo di marijuana e venti grammi di sostanza da taglio, oltre al materiale per confezionare le dosi.

Quello inferto ieri mattina dai militari dell’Arma alla piazza dello spaccio appare come un colpo durissimo. Una doppia centrale di smercio della droga è stata individuata nelle case dei due giovani incensurati. I militari della stazione di Pofi quelli e del Norm della Compagnia di Frosinone guidati dal maggiore Matteo Branchinelli e dal luogotenente Angelo Pizzotti, grazie anche all’ausilio di una unità cinofila dei Carabinieri, li hanno arrestati per “detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio”.

Nelle prime ore di ieri i militari sono piombati nelle case dei due giovani e le hanno perquisite a fondo rinvenendo l’ingente quantitativo di droga e ventitremila euro in contanti. Il cane dell’unità cinofila dei carabinieri ha ispezionato anche l’esterno delle abitazioni e nel giardino di una di queste ha fiutato la presenza del grosso della droga nascosta in un tombino d’ispezione delle acque reflue e occultata tra i tubi. Dopo aver scavato una profonda buca nel terreno, il cane ha tirato fuori l’involucro con gli stupefacenti. Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Frosinone. Oggi la convalida alla presenza dell’avvocato Nicola Ottaviani.