Suore in preghiera mentre i ladri colpiscono nel monastero benedettino di San Giovanni Battista. Sono passati dal retro e una volta in giardino, hanno addormentato i cani e sono entrati. Ancora da quantificare il bottino. Sul caso indagano i carabinieri.

Non è la prima volta che mani ignote tentano di profanare quel luogo sacro e mistico. Già la scorsa estate erano stati segnalati alle forze dell’ordine segni di effrazione presumibilmente riconducibili all’opera di qualche malintenzionato. Questa volta i ladri sono riusciti nell’intento. I fatti risalgono all’altra sera. Chi ha agito conosceva bene le abitudini delle monache. È questa l’ipotesi seguita dai carabinieri della locale stazione che indagano sul caso. Secondo una prima ricostruzione, i malviventi si sarebbero intrufolati nel convento passando dalla “cappelletta”. Hanno rotto la recinzione così da poter raggiungere il giardino interno. Ma a guardia dell’area c’erano i cani del monastero. Per evitare che abbaiassero mandando di nuovo all’aria i loro piani, hanno addormentato le povere bestiole usando le classiche polpette imbevute di sonnifero. Superato l’atrio, hanno trovato una via di accesso al piano terra. Evidentemente conoscevano bene la struttura e proprio questo ha permesso loro di entrare indisturbati nel salone centrale fin nelle stanze delle novizie. A quell’ora le suore si erano date appuntamento in cucina e poi al refettorio per la cena. Approfittando di questo breve lasso di tempo, i balordi hanno iniziato a rovistare dappertutto lasciando tutto a soqquadro prima di darsi alla fuga.

Il colpo è stato velocissimo e silenzioso. Quando le sorelle sono risalite nelle loro stanze si sono accorte di quanto accaduto. Spaventate, hanno subito avvisato i carabinieri. Non è ancora chiaro cosa e quanto siano riusciti a rubare, sicuramente cercavano oggetti di valore e soldi.

Un duro colpo per le benedettine sempre prodighe nell’aiutare il prossimo e attive sia nella preghiera che nel lavoro dei campi e nella cura degli animali.