Autovelox a Castrocielo, funzionari comunali fuori dall’inchiesta per prescrizione. Il fascicolo aperto su presunte irregolarità nell’affidamento di un appalto per la gestione dell’autovelox in territorio di Castrocielo aveva riguardato oltre 10 persone del Cassinate coinvolte, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e violazione della privacy degli utenti.

Accuse pendenti (ancora) per alcuni degli imputati, ma con posizioni diverse, davanti al tribunale di Roma. In piedi a Cassino, invece, erano rimaste solo due delle posizioni prese in considerazione dalla magistratura, legate a due funzionari del Comune di Castrocielo (indagati per un’ipotesi di abuso d’ufficio legata proprio all’affidamento del servizio di rilevazione della velocità) rappresentati dagli avvocati Piero D’Orio, Lucio Mazzaroppi e Gianluca Giannichedda.

A finire sotto la lente della magistratura era stato nel dettaglio il contratto sottoscritto, in seguito alla gara d’appalto, dal Comune di Castrocielo relativo alla fornitura di prodotti e servizi per il controllo della velocità (e dunque per la relativa procedura sanzionatoria): cuore delle contestazioni proprio la quantificazione dell’infrazione a prescindere dalla natura della stessa.