Per un Comune gli introiti derivanti dalle multe agli automobilisti indisciplinati spesso rappresentano una voce importante nel bilancio annuale. Queste contravvenzioni, ovviamente, possono essere il risultato del mancato rispetto del codice stradale, oppure delle infrazioni alle ordinanze del sindaco.

Il blog OpenPolis ha pubblicato i risultati di una ricerca relativa al 2014 in cui sono state analizzate le situazioni delle città in tutta Italia. Quello che sicuramente stupisce è che nella top ten nazionale figura Atina. Ebbene sì, il Comune ha fatto registrare 368 euro di entrate pro capite nel rapporto tra valore delle contravvenzioni elevate e numero di abitanti. Quindi, facendo una semplice moltiplicazione, risulta che tecnicamente i 4.324 abitanti hanno “pagato” in totale 1.592.232 euro di multe all’Amministrazione.

In realtà, il trucco c’è, se così vogliamo definirlo. Praticamente, il grosso di questa somma deriva dai “flash” degli autovelox installati sulla Sora-Cassino. E di fatto, poi, non sono pochi i ricorsi che vengono fatti annualmente e ancor più le somme non pagate dagli automobilisti. Per onor di cronaca, è bene sottolineare che Atina risulta decima in tutta Italia preceduta da Ficarolo (Ro), Vinzaglio (No), San Tommaso Agardino (Bl), Colle Santa Lucia (Bl), Macchia D’Isernia (Is), Villa Biscassi (Pv), Rocca Imperiale (Cs), Comabbio (Va) e Serravalle in Chienti (Mc), che si attesta prima nonostante i suoi 1.113 residenti.

In Ciociaria e nel Lazio

Per quanto riguarda la regione Lazio, nella classifica del 2014, in testa ovviamente si conferma Atina. A seguire Minturno (Lt): è 14º a livello nazionale e registra per le entrate pro capite 294 euro. Sperlonga (Lt), è 15º in Italia e segna 278 euro per ogni abitante. Belmonte Castello è 16º nella penisola con 271 euro di spesa per residente. Poggio Moiano (Ri), 18º a livello nazionale, segna 250 euro di multe per abitante. Arsoli (Rm), 35º in Italia con 176 euro per residente. A Gaeta (Lt), 40º nella penisola, 165 euro per abitante. Pigntario Interamna, 48º a livello nazionale vede introiti pari a 139 euro a persona. Veroli è 75º in Italia con 107 euro pro capite e a Fiumicino (Rm), 90º nella penisola, si registrano 96 euro pro capite.

Nella provincia di Frosinone, escludendo le già citate Atina, Belmonte Castello, Pignataro Interamna e Veroli, c’è Cassino, 43º nel Lazio e 845º in Italia con 15 euro di entrate pro capite. Seguono Ausonia (50° nel Lazio, 1015° in Italia), che vede una cifra pari a 12 euro per residente; Frosinone (55º nel Lazio, 1088º in Italia) con entrate pro capite di 11 euro; Fiuggi (57º nel Lazio, 1120º in Italia) con lo stesso valore del capoluogo; Supino (58º nel Lazio, 1136º in Italia) che presenta le stesse cifre delle due città precedenti; infine, Sora (68º nel Lazio, 1310º in Italia), con 9 euro di entrate pro capite.

L’analisi

Guardando questi dati bisogna sottolineare diverse cose. Valori particolarmente alti non segnalano maggiore efficienza nel controllo delle strade, quindi più sicurezza per i cittadini. Al contrario, significa che per ogni residente in proporzione qualcuno ha pagato una cifra pari o superiore a quella indicata. Molto spesso le multe elevate (soprattutto dagli autovelox) non sono riconducibili ai residenti dei comuni, quindi è come se le amministrazioni ricevessero soldi da parte di persone che effettivamente poi non ne beneficiano. Oltretutto, non mancano ricorsi da parte degli automobilisti e in particolari circostanze il tribunale può dichiarare nulla la multa. Senza dimenticare, poi, quelli che le contravvenzioni non le pagano. Non è raro, infatti, che alcuni preferiscano far scadere le contravvenzioni. Questo significa che effettivamente non possono essere considerate nel calcolo e nella disponibilità di bilancio.