Cresce il numero di reati in provincia di Frosinone. Crescono soprattutto il riciclaggio e il reimpiego di capitali di provenienza illecita (più 128%),i furti con strappo (più 45,83%) e quelli con destrezza (più 12,99%). In linea generale l’aumento dei delitti denunciati è dell’uno per cento. Lo dice un’indagine statistica elaborata dal Sole 24 Ore (su dati del ministero dell’Interno), pubblicata nell’edizione di ieri e consultabile anche on-line.

Rispetto allo scorso anno, la Ciociaria, che pure si conferma tra i territori più sicuri d’Italia, perde quattro posizioni. Quest’anno il Frusinate è 94esimo in una classifica che va letta al contrario: 106esima e dunque provincia più sicura del Paese è Oristano, prima e meno sicura è Rimini. Lo scorso anno era 98esima, con miglioramento di una posizione rispetto a due anni fa. Ma è chiaro che il trend, di fronte a un dato nazionale che vede un decremento delle denunce del 5,4%, va preso in debita considerazione. A livello nazionale ci sono realtà come Novara e Pordenone dove le denunce scendono di oltre il 13% o Messina, Terni e Ragusa che si attestano su un meno 12%. Al contrario la crescita più sensibile è quella di Massa Carrara (9,3%), Avellino (7,7%) e Foggia (6%).

Per rendere confrontabili i dati di piccole province come Frosinone con le realtà metropolitane, lo studio ha considerato i reati ogni centomila abitanti. Allora i 2.728 reati per centomila abitanti di Frosinone equivalgono a un totale complessivo, riferito all’anno 2015, di 13.503. Di questi la maggior parte sono relativi ai furti totali, 1.034 ogni centomila abitanti, per un ammontare di 5.118 denunce. Il dato, tra quelli considerati, è il migliore per la Ciociaria con il 92esimo posto e una crescita negli ultimi dodici mesi del 4,6%.

In Italia il primato negativo spetta a Rimini con 5.211 furti ogni centomila abitanti e un meno 4,62%.Nella parte opposta della classifica c’è Potenza con 708 denunce ogni centomila abitanti e -6,34%. Il risultato peggiore è, invece, quello del riciclaggio e questo deve suonare come campanello d’allarme. Il Frusinate si issa fino al 25esimo posto in Italia, con una crescita del 128,57% per 3,23 denunce ogni centomila residenti. In valori assoluti siamo sui 16 casi. Nulla a che vedere, comunque, con i 28,05 ogni centomila abitanti di Prato, prima in Italia, mentre in coda c’è Terni dove non si registrano denunce.

Altro dato non proprio positivo viene dai furti d’auto: le 62 denunce ogni centomila abitanti (306 in valore assoluto) per un meno 12,78% rispetto all’anno precedente valgono la 53esima posizione in Italia. In questa graduatoria la migliore d’Italia è Belluno con 6,3 denunce ogni centomila abitanti e un meno 59%, la peggiore è Barletta-Andria-Trani con 688,1 e +2,46%. E ancora Frosinone è 66esima in Italia per le rapine con una crescita del 5,45% dei casi (in assoluto sono 115 ovvero 23,4 ogni centomila persone). Prima è Napoli con un indice di 195 (ma meno 9,9%) e Belluno ultima con 2,9 (ma un più 50%). Lo stesso 66esimo posto Frosinone lo ottiene per le estorsioni con un indice di 14,54 (ovvero 72 casi). Siracusa è la peggiore con un indice di 32,34 e più 25,96%, mentre la migliore è Treviso con 6,32 e una crescita dell’1,82%.

Per truffe e frodi informatiche Frosinone è 67esima con 212,7 casi ogni centomila abitanti (ovvero 1.0523) e una crescita del 9,46%. Prima è la provincia di Verbania-Cusio-Ossola con un indice di 364,7 e un incremento del 32%, mentre Monza Brianza è la migliore con 83,6 e un decremento del 5,61%. Per i furti con destrezza Frosi- none è 68esima con un indice di 88 (435 casi) e un più 12,99%. Prima è Rimini con un indice di 1.071, ultima è Oristano con un indice di 18 (ma più 52%).

Va un po’ meglio per i furti con strappo e negli esercizi commerciali (82esima posizione) e per quelli in abitazione (83esima). Il dato più consistente è dei furti in abitazione con un indice di 218 (cioè 1079) ma anche una crescita dell’8,22%. I furti nei negozi diminuiscono dell’1,96% e si attestano a un indice di 90,9 (450 casi). Infine, i furti con strappo sono 7,07 ogni centomila persone (quindi 35) e un deciso +45%.


Capitali sporchi, la mappa degli investimenti

Il dato in negativo che più spicca per Frosinone è l’impennata delle denunce per riciclaggio e reimpiego di capitali illeciti. Per una provincia come la nostra, cuscinetto tra Roma e Napoli, e da sempre nel mirino della criminalità organizzata per operazioni di pulizia del denaro sporco è più di un campanello d’allarme. Del resto anche in passato diverse inchieste hanno dimostrato come i clan cercassero attraverso investimenti leciti di reimpiegare i proventi di attività criminali. E la guardia, tanto più in un periodo di crisi economica come l’attuale, resta alta per stroncare sul nascere ogni tentativo di riutilizzo di proventi illeciti.

Un sistema che finisce per uccidere poi il tessuto economico sano. Impossibilitato a fronteggiare una simile concorrenza sleale. Il più 128,57% di Frosinone con 3,23 casi ogni centomila abitanti fa il paio con i numeri di Rieti (che è la terza provincia più sicura d’Italia): più 100% e 2,52 casi sempre ogni centomila abitanti (ovvero 4 episodi contro i 16 del Frusinate). In questo caso Rieti è 44esima in Italia. Meglio, nel resto del Lazio, fa Viterbo, ottantesima, con un indice di 0,94, un meno 40% rispetto all’anno prima e tre casi. Latina rispetto al 2014 non registra variazioni con un indice di 2,96 per un valore assoluto di 17.

Anche Roma fa un pizzico meglio di Frosinone, visto che è 26esima rispetto al 25esimo posto della Ciociaria. Nella capitale si ha una crescita del 15% di denunce per riciclaggio con un indice di 3,16. Frosinone è tredicesima in Italia per l’incremento delle denunce di riciclaggio. Il primato nazionale è di Avellino (+550%), davanti a Massa Carrara e Teramo (+400%), quindi seguono Novara (+300%), Savona (+250%), Asti e Rimini (+200%), Padova (+170%), Bari (+168%), Brindisi (+166%), Vicenza (+162%) e Crotone (+133%).

La mappa delle statistiche sulla criminalitÃ