In un territorio che va rilanciato, sono vitali i progetti e le intuizioni che danno slancio e speranza, specialmente se ci si rivolge a operatori economici meno avvantaggiati di altri. La Regione Lazio di questo è consapevole, e a tal fine ha lanciato “Fondo Futuro”, ovvero un fondo regionale per il microcredito e la microfinanza, a beneficio di piccole imprese e partite Iva.

La presentazione dell’iniziativa (il cui bando è già stato pubblicato a maggio) ha avuto luogo ieri mattina presso la Camera di Commercio di Frosinone. A prendere parte alla conferenza sono stati il presidente dell’ente camerale Marcello Pigliacelli, l’assessore regionale Mauro Buschini, Guido D’Amico, presidente nazionale di Confimprese Italia. E ancora: Francesca Rosati di Lazio Innova, Bartolo Mililli, presidente di Confeserfidi e Rita Capitelli, responsabile area manager presso Confeserfidi.

Ad aprire l’incontro è stato Mauro Buschini, il quale ha sottolineato la sua soddisfazione per l’idea del microcredito, indispensabile al fine di sostenere l’economia laziale. «L’obiettivo, attraverso questa misura - ha detto - è quello di sostenere l’autoimpiego, l’avvio di nuove imprese e la realizzazione di un nuovo progetto di sviluppo nell’ambito di iniziative esistenti ubicate sul territorio regionale».

Successivamente è intervenuta Francesca Rosati, che ha illustrato più nel dettaglio l’operazione: «Il programma - ha sottolineato - prevede lo stanziamento di 35 milioni di euro, risorse provenienti dai fondi europei, per finanziare cooperative, microimprese, già esistenti o da costituire,e i titolari di partita Iva».

I soggetti interessati potranno rispondere al bando presentando la domanda di finanziamento ai soggetti erogatori convenzionati con Lazio Innova, che è l’ente della Regione per la consulenza del credito. Il prestito va da un minimo di 5.000 euro a un massimo di 25.000 euro.

Poi la parola è passata a Guido D’Amico, che ha posto l’accento sulla grande utilità di quanto si sta facendo. Il presidente di Confimprese si è detto entusiasta perché il fondo va a sostenere soggetti spesso in difficoltà, definiti “non bancabili”, quali i titolari di società piccole, individui con redditi bassi, under 35 o over 50, e lavoratori svantaggiati in genere. «Ad oggi le domande presentate sono state parecchie, già 250 - ha affermato - mi auguro che si arri- vi presto a quota 300 e che si vada ancora avanti. Dobbiamo fare il meglio possibile». D’Amico in seguito, ha precisato l’impegno attivo di Confimprese nell’iniziativa, rassicurando gli ascoltatori sul fatto che c’è la volontà di fare il possibile per offrire un servizio ottimale, ad esempio sono previste anche consulenze a domicilio per chi non può allontanarsi spesso dal luogo di lavoro.

A chiudere è stato quindi Marcello Pigliacelli, argomentando: «Pensare che un ragazzo di 25 anni che ha un’idea brillante da realizzare e possa rivolgersi a un intermediario e magari ottenere anche 25.000 euro a tasso agevolato, è una cosa che mi riempie di gioia. La prova concreta che di un progresso epocale. Sono convinto - ha continuato Pigliacelli - che la nostra zona non sia seconda a nessuno, le potenzialità ci sono, quindi è un peccato che poi esistano ostacoli pratici all’attività di chi vale. Fondo Futuro è un modo per superare quei problemi, coi risultati e non con le parole. I soldi ci sono, e la gente può toccarli con mano. Lo ripeto: la manovra è di una rilevanza straordinaria, e finalmente si parla di fatti, non di parole. Sono altresì felice del fatto che con le modalità di cui si è parlato, si trova un modo per rendere la politica più veloce ed efficace».

Sarà possibile contattare i soggetti erogatori fino ad esaurimento delle risorse disponibili e comunque non oltre il 14 ottobre 2016.