Ha trascorso mesi agli arresti domiciliari. L’accusa era pesante: secondo quanto denunciato ai carabinieri avrebbe aggredito con calci e pugni una ragazza di 25 anni che passeggiava sul Lungoliri Della Monica. La ragazza, secondo quanto venne riferito alle forze dell’ordine sull’episodio, che risale al marzo scorso, dopo essersi rifiutata di consegnare i soldi al suo aggressore, sarebbe stata colpita al volto.

La ragazza è stata quindi accompagnata all’ospedale SS. Trinità di Sora, dove è stata medicata: la prognosi è stata di qualche giorno. Immediatamente sono scattate le indagini dei carabinieri di Sora per risalire all’identità dell’uomo che, secondo le prime informazioni fornite dalla giovane, sarebbe stato di colore. Il giorno successivo a quello dell’aggressione, venne effettuato l’arresto di un ventiduenne del Gambia.

Ieri mattina, dopo un mese di carcere e alcuni ai domiciliari, il suo avvocato, Mariangela Di Passio, ha dimostrato la sua innocenza. Diversi testimoni hanno raccontato che il giovane a quell’ora era da tutt’altra parte. Il fatto è avvenuto, dunque, ma non è stato il giovane del Gambia a commetterlo. Così ha stabilito il giudice del tribunale di Cassino.