La società Acea presenterà un esposto alla Corte dei Conti del Lazio e alla Procura della Repubblica di Cassino per verificare eventuali danni di natura erariale ed eventuali profili penali da parte di amministratori e dirigenti del Comune di Cassino per la mancata ottemperanza delle sentenze del Consiglio di Stato. Se due giorni fa l'ipotesi era ventilata, poco fa, il presidente Paolo Saccani lo ha confermato durante una conferenza stampa convocata a Frosinone nella sede della società in viale Roma.

"Le sentenze vanno rispettate" ha dichiarato in riferimento alla mancata consegna dell'acquedotto comunale "fermata" anche dall'ultima ordinanza del sindaco di Cassino, Carlo Maria D'Alessandro. Parimenti, proprio quest'ultimo atto amministrativo firmato dal primo cittadino sarà impugnato davanti al Tar di Latina. Intanto il Presidente Saccani ha anche annunciato che l'esposto alla Procura e alla Corte dei Conti sarà presentato già entro la prossima settimana. Acea ha titolarità nella gestione dell'acquedotto comunale di Cassino ma sia la mancata consegna di chiavi e documenti che la nuova ordinanza ne impediscono il subentro definitivo, così come stabilito dal Consiglio di Stato. La "guerra" tra società privata e Comune non finisce, anzi si fa sempre più aspra.