Cresce il valore aggiunto per la Ciociaria. à quello che emerge da unâindagine condotta dal Sole 24 Ore relativa ai bilanci delle società di capitale nellâesercizio 2015.
Quella di Frosinone risulta essere la tredicesima provincia in graduatoria. E tra le 110, soltanto 12 hanno una crescita superiore tra il 2014 e il 2015: âIl valore aggiunto per unâimpresa - spiegano gli analisti - è la misura dellâaumento di valore che si verifica nellâambito nel processo produttivo. à la differenza di valore tra il prodotto finale e i beni e le risorse di partenzaâ.
I bilanci presentati dalle aziende del frusinate hanno prodotto, rispetto all'anno precedente, un più 22,8%. Nel Lazio, meglio della Ciociaria, ha fatto solamente Rieti, dove i numeri sono saliti del 25,9%. Per quel che concerne Latina si registra un aumento del 15,4% mentre Viterbo è cresciuta del 12.6%.
A far lievitare gli affari delle aziende della provincia di Frosinone è stato certamente l'export. La dimostrazione è nello studio condotto da Infocamere, dal quale emerge che il commercio estero rappresenta uno dei principali (se non il principale) punto di forza dellâeconomia provinciale, derivante storicamente dalla struttura economica, formatasi a partire dagli anni â60 e basata su una presenza molto consistente di grandi imprese, ma che con il tempo, parzialmente ridotto il peso delle stesse, è diventato elemento trainante anche per un nucleo di aziende medio-piccole con notevoli capacità di tenuta sui mercati esteri. Gli analisti hanno confrontato anche gli indicatori della âpropensione allâexportâ e il âgrado di apertura sui mercati esteriâ del frusinate con quelli delle altre province laziali e del resto dâItalia.
I dati sono eccellenti. Per la propensione allâexport si registra un più 49,3% per la provincia di Frosinone rispetto allâ11,9% del Lazio e al 28,2% nazionale. Facendo un parallelismo tra il 2014 e il 2015 emerge che le esportazioni sono passate dai 4.554.400.840 euro del 2014 ai 4.9943.828.688 del 2015.
Lâimport e lâexport
In testa alla lista dei Paesi dove la Ciociaria vende di più c'è la Francia, seguita dalla Germania e dal Belgio. Ci sono poi il Regno Unito, la Spagna, gli Stati Uniti, la Romania, la Polonia, i Paesi Bassi e la Svezia. Per quel che concerne gli acquisti spiccano gli Stati Uniti, seguiti dall'Irlanda, dalla Germania. Nella top-ten: la Romania, la Polonia, la Repubblica Ceca, la Francia, il Belgio, la Spagna e il Regno Unito.
Altro dato significativo è quello relativo al grado di apertura delle aziende locali verso i mercati stranieri: si è passati dal 69,3% del 2011 al 107,6% del 2015: segno che le imprese hanno capito l'importanza del mercato globalizzato.
I settori nella top ten
Al primo posto si piazza il comparto chimico-farmaceutico, al secondo quello dellâautomotive, al terzo le aziende che producono generatori, motori e trasformatori elettrici e le apparecchiature per la distribuzione e il controllo dellâelettricità . In evidenzia anche i settori della carta, dei tessuti, della gomma, della plastica e del vetro e quello delle macchine per impieghi speciali.