La crisi economica continua a mietere vittime, con un balzo in avanti del 46% negli ultimi sei mesi. Una fotografia, quella della vendita forzata degli immobili, che si riflette anche nel Frusinate, tanto che il numero di abitazioni allâincanto è aumentato. Un valore, quello attuale, che di fatto riporta questo settore del mercato ai livelli di un anno fa, non consolidando quell'inversione di tendenza registrata allâinizio del 2016, quando è stato invece riscontrato un calo. à quanto emerge dal rapporto semestrale sulle aste immobiliari del Centro Studi Sogeea.
La situazione in Italia
Poco più di un quinto degli immobili oggetto dello studio, pari a 6.090 unità , è localizzato in Lombardia, regione che si dimostra in controtendenza rispetto al Nord Italia facendo registrare un incremento del 12,5% sul dato di gennaio. A seguire ci sono il Lazio (2.957, +28,6%), la Sicilia, che con le sue 2.842 case allâasta si è prodotta in un balzo in avanti del 44,2%, il Piemonte (2.536, -7,4%) e il Veneto, che in sei mesi ha in pratica dimezzato la quantità di immobili sul mercato (2.411 contro i 4.348 di inizio anno, -44,5%). Seguono ancora la Toscana (2.321 immobili allâasta, +35,5% rispetto a gennaio), la Campania (1.965, +55,1%), la Puglia (1.606, addirittura +77,6%) e la Calabria (1.251, +64,6%). A livello di province, invece, spiccano le 1.624 case allâasta di Roma, con Bergamo a quota 1.419 davanti a Milano (1.266), Torino (1.207) e Napoli (891).
Il caso Frosinone
Il capoluogo della Ciociaria si piazza allâ11° posto. Analizzando i dati del tribunale di Frosinone emerge che i beni da vendere, non riferiti allâintero anno ma da qui a dicembre, sono 1.304. Quelli residenziali ammontano a 733, quelli commerciali sono 150. Ci sono anche 17 fabbricati industriali, 24 rurali e 343 terreni. In testa alla classifica câè il capoluogo con 141 immobili che andranno allâincanto. Sul secondo gradino del podio Ferentino a quota 126, seguito da Veroli a 115 e da Alatri a 105.
Alberghi allâasta
Diverse anche le strutture alberghiere in vendita. A cominciare dal Grand Hotel Palazzo della Fonte, che verrà battuto allâasta il prossimo 6 dicembre a 30 milioni di euro: il deposito cauzionale è del 10%, ovvero 3 milioni di euro. Ci sono poi un albergo a Piglio al costo di 333.707 euro; due a Fiuggi: uno in via prenestina al prezzo di 66.400 euro e lâaltro in via Nuova Fonte a 1.161.000; uno a Trevi nel Lazio la cui stima è di 3.747.000 euro, uno a Pofi, allâinterno del quale câè anche una piscina, a 410.900 euro.
Lâintervento
âIl quadro che ne scaturisce è quello di un Paese diviso in due, con un Mezzogiorno che continua a faticare tremendamente a uscire dalla crisi e un Nord che sembra invece in risalita - spiega lâingegner Sandro Simoncini, presidente di Sogeea e direttore del Centro studi â Le regioni settentrionali si sono dimostrate evidentemente anche più reattive nel recepire e nello sfruttare le novità legislative introdotte, come quella sullâimposta di registro, producendo unâaccelerazione nelle tempistiche di vendita e facendo sì che i nuovi arrivi di immobili sul mercato non compensassero le operazioni andate a buon fine. Si può contestualmente ipotizzare che, nel Nord Italia, le persone che si trovano in difficoltà economico-finanziaria stiano fortunatamente diminuendo e che gli istituti di credito siano meno aggressivi nei confronti di chi è in sofferenza. Le banche, in effetti, sono consapevoli che il valore degli immobili è drasticamente calato negli ultimi anni e, di conseguenza, unâasta non le farebbe comunque rientrare dei capitali erogati. Cresce il numero di piccoli imprenditori, artigiani, commercianti che sono riusciti a far fronte per anni alle proprie difficoltà ma che, sul lungo periodo, non possono che pagare un dazio altissimo, arrivando a intaccare anche il patrimonio più prezioso: la prima casa. Câè infatti un dato assai uniforme a livello nazionale - prosegue Simoncini - che dimostra come sia sempre la fascia di reddito medio bassa a pagare il tributo più rilevante alla crisi: il 66% delle abitazioni allâasta ha un prezzo inferiore ai 100.000 euro, percentuale che sale addirittura fino allâ89% se si prendono in esame anche gli immobili appartenenti alla fascia tra 100.000 e 200.000 euro. Nella stragrande maggioranza dei casi, insomma, non si tratta certo di case di particolare pregioâ.
I prezzi in Ciociaria
Analizzando i dati riguardanti Frosinone viene fuori che le case allâasta fino a 100mila euro sono 457, quelle fino a 200mila euro sono 115, quelle comprese tra 200 e 300mila euro sono 24, quelle fino a 400mila euro sono 10. Ce ne sono poi 6 che costano quasi 500mila euro; quelle comprese tra i 500mila euro e il milione sono ben quattro. Una è nelle fascia tra un milione e tre milioni di euro e unâaltra che va oltre tale cifra.