“Via Tomaso Albinoni è un’area abbandonata a se stessa”. Questa è la denuncia di Costantino Ferrara in merito allo stato di degrado che si può constatare nella zona retrostante la stazione ferroviaria: “L’incendio di qualche giorno fa lungo la Monti Lepini non dovrebbe essere trascurato, anche se non ha prodotto danni - spiega Ferrara - Intanto perché si tratta di un incendio avvenuto in una zona densamente abitata e attraversata da strade primarie. Il rogo si è sviluppato sulla zona finale di una lunga striscia di terreno lasciato a erbacce, arbusti e piante, situato tra Via Albinoni, l’autostrada del Sole e la Monti Lepini. Questo spazio in parte è scarpata della strada regionale e per il resto piuttosto pianeggiante sarebbe di proprietà privata. Il rischio di ulteriori incendi sul sito è molto alto. Il tutto in un abitato periferico, sorto spontaneamente negli anni Cinquanta soprattutto con impianti di ristorazione, via via cresciuto nel tempo con edifici abitativi, commerciali e artigianali. Tuttavia, l’avvenuta più recente realizzazione del contiguo quartiere Peep, senza un opportuno raccordo urbanistico, ha determinato uno stato di schiacciamento spaziale, ma anche economico, dell’abitato di Via Tomaso Albinoni sulla strada Monti Lepini e indirettamente, senza apprezzabili benefici, sull’Autostrada”.

Da molto tempo i residenti chiedono misure concrete per migliorare le condizioni della zona, constatando la mancanza di attenzione da parte delle amministrazioni comunali che si sono succedute. Secondo Ferrara il problema è anche di immagine. Infatti, arrivati a Frosinone dall’autostrada il primo nucleo abitativo che si incontra è proprio quello di via Tomaso Albinoni e si presenta come un agglomerato di esercizi e residenze immerse nell’abbandono delle aree verdi, che invece potrebbero diventare decoro urbano.