Mezzi che poi vengono piazzati sul mercato nero, in qualche caso direttamente all’estero. In altre occasioni ancora, invece, si punta a spolpare i veicoli, a prendere i pezzi migliori e poi riassemblarli in altre vetture.
Che i furti di auto in provincia vengano commessi principalmente da stranieri lo certifica una pubblicazione del ministero dell’Interno, curata dall’ufficio centrale di statistica. Nel 2013, infatti, la percentuale di furti di autovetture commessi da non italiani in provincia di Frosinone ammonta all’87,5%. Si tratta di uno dei valori più alti in assoluto dopo il 100% fatto registrare nelle province di Aosta, Isernia, La Spezia e Mantova e dall’88,89% di Imperia. Tuttavia, a livello nazionale, nel confronto tra il 2008 e il 2013 la percentuale di furti d’auto commessi da stranieri è leggermente calata dal 37,81% al 35,51%. Ecco allora che i numeri di Frosinone appaiono in controtendenza.
Nelle classifiche degli altri reati la Ciociaria non raggiunge posizioni di primo piano che lascino intendere dei fenomeni di emergenza. C’è, comunque, un altro dato sul quale il ministero dell’Interno si sofferma ed è quello riferito all’elevato aumento dei minori stranieri che delinquono. Alla voce “segnalati”, comprendente denunciati e arrestati, Frosinone, sempre nel confronto tra il 2008 e il 2013, presenta un incremento del 119,44% in rapporto al totale dei segnalati, ovvero da 36 a 79 unità. Ciò pone la Ciociaria sugli stessi livelli di Viterbo (125%), Parma (101%) e Catania (96%).
«Il totale dei segnalati in Italia al 31 dicembre 2013 ammonta a 978.082 unità - si legge nella pubblicazione - il 9,94% in più rispetto al 2008, mentre per i segnalati extracomunitari si può constatare che l’aumento è dell’1,63%, di molto inferiore alla media totale. Se poi si focalizza l’attenzione sul numero dei minori extracomunitari segnalati la variazione è ancora più bassa attestandosi al +1,43%».
Il ministero dell’Interno sottolinea che «l’immigrazione rappresenta un rilevante fenomeno sociale ed una delle principali problematiche alla quale è necessario guardare, senza pregiudizi, con costante ed estrema attenzione. Infatti, accanto agli inevitabili problemi, non solo di ordine pubblico, che le ondate migratorie possono provocare, le società occidentali, devono confrontarsi con la consapevolezza che il fenomeno immigratorio non può essere soltanto osteggiato e che è ineliminabile dal contesto moderno, in quanto legato anche allo squilibrio nell’utilizzazione delle risorse del pianeta».