Secondo l’indagine condotta da Legambiente, l’83% dei comuni del Lazio conta abitazioni in aree a rischio idrogeologico, il 33% ospita interi quartieri, il 31% industrie, il 23% strutture sensibili come scuole e ospedali e strutture commerciali o ricettive. Nel 15% dei comuni si è continuato a costruire in aree a rischio idrogeologico negli ultimi 10 anni. Solo il 46% svolge un lavoro di mitigazione del rischio complessivamente positivo.

La provincia con il maggior numero di ettari a rischio più alto, rileva Legambiente, è quella di Frosinone, con 497 ettari suddivisi nei 91 Comuni; segue Roma con 277 ettari a rischio in 116 Comuni, poi Viterbo con 195 ettari in 60 Comuni, Latina con 191 ettari in 32 Comuni e Rieti con 149 ettari in 73 Comuni.