Rissa l’altro ieri sera con coltello tra extracomunitari ospitati tra Atina e strutture limitrofe. Due di loro, non ospitati presso la struttura d’accoglienza nella località Ponte Melfa, hanno avuto una discussione con un connazionale che, visto come si stavano mettendo le cose, ha chiesto aiuto ai suoi amici residenti nella casa di accoglienza.

Il gruppo, quindi, ha voluto continuare la discussione in un confronto alla pari e si è allontanato dal centro della popolosa frazione fino a raggiungere l’area pedonale che costeggia le sponde del fiume Melfa. Qui i due gruppi hanno cercato di chiarirsi, ma evidentemente, tra una parola e l’altra, o forse proprio a causa di qualche parola fuori posto, la discussione è degenerata ed è spuntato un coltello dalla tasca di uno dei presenti.

Mostrata l’arma, però, gli animi non si sono placati, anzi. Chi ne era in possesso ha iniziato a menare fendenti in lungo e in largo mentre gli assaliti cercavano di proteggersi dalla furia dell’uomo: uno di loro ha avuto la peggio perché la lama del coltello lo ha colpito più volte causandogli feritein diverse parti del corpo tanto che è dovuto ricorrere alle cure mediche e sono stati necessari quaranta punti di sutura per ricucirgli la pelle.

Sconcerto in paese per l’accaduto: c’è chi rileva con quanta solidarietà la comunità di Atina abbia accolto i migranti e come questi siano già pienamente integrati e chi fa notare: «Io lungo il Melfa ci vedo spesso passeggiare i nostri ragazzi, ma adesso anche loro avranno paura a frequentare quei posti». Sull’episodio indagano i carabinieri di Atina.