Hanno avuto luogo alle 9.45 di ieri le convalide dei due corrieri arrestati da polizia e carabinieri con oltre 100 grammi di coca purissima destinata al mercato locale. A difendere il giovane di Piedimonte di 35 anni, di professione camionista, e suo cugino siciliano di 41 anni - tratti in arresto in flagranza di reato - sono state gli avvocati Anna Ciaraldi e Maria Letizia Casale.

Secondo le ipotesi degli inquirenti il carico bloccato al casello di Pontecorvo sarebbe servito a soddisfare una domanda in continua crescita, che tocca picchi senza paragoni nel Cassinate, soprattutto in previsione del weekend.

La coca purissima rinvenuta nel controllo, se immessa sul mercato, avrebbe assicurato (sempre in base alle stime effettuate dagli inquirenti) un giro superiore ai 40.000 euro. Quando gli agenti della Squadra mobile e del Commissariato di Cassino, insieme al Nucleo investigativo della locale Compagnia dei carabinieri, hanno fermato l’utilitaria hanno fiutato puzza di bruciato. E hanno approfondito i controlli: a bordo il cassinate, di professione camionista, e suo cugino di origini siciliane che lo avrebbe soltanto accompagnato in un viaggio di lavoro.

Occultato nella portiera dell’auto è saltato fuori un involucro con 100 grammi di cocaina. Uno dei due indagati ha preferito la strada del silenzio, l’latro invece ha negato tutto. In seno all’udienza di convalida avrebbe dichiarato di non sapere cosa ci fosse nell’auto usata per lavorare e ritirata poco prima da un autolavaggio nè di conoscere la provenienza dello stupefacente occultato nella portiera.

Il giudice, concordando con le richieste del pm, ha deciso di non accogliere le istanze di misure cautelari meno afflittive avanzate, disponendo per entrambi la permanenza in carcere. Ora le difese dovranno decidere se procedere in un possibile riesame.