Si torna a discutere sui tutor-autovelox sulla Frosinone-mare a Sonnino e a farlo, via mail, sono Vincenzo Grande di Frosinone, e il sindaco di Sonnino, Luciano De Angelis. Il primo cita la sentenza della Cassazione, che afferma come sia «obbligatorio ripetere il cartello stradale di preavviso della presenza di autovelox dopo ogni incrocio o intersezione per dar modo a tutti gli automobilisti di essere informati del rilevamento elettronico della velocità».

A suo dire, infatti, nel tratto “coperto” dalle macchinette di Sonnino ci sarebbe un incrocio su entrambe le carreggiate. Perciò non basterebbe un singolo cartello di avviso della presenza dell’autovelox, se poco dopo ci sono intersezioni. De Angelis, che nei giorni scorsi ha incassato tre sentenze positive per il Comune dal Giudice di pace, sottolinea che quella sentenza non è «proponibile per il sistema di rilevazione della velocità installato nel Comune di Sonnino».

Nel tratto controllato dai due tutor-autovelox, infatti, vi è solo «lo svincolo in entrata di Capocroce», mentre gli automobilisti che si immettono da quella intersezione «non sono oggetto di controllo del sistema». E precisa: chi percorre la superstrada in direzione di Terracina viene controllato dalla macchinetta ben prima dello svincolo di Capocroce, mentre chi va in direzione di Frosinone viene controllato dalla macchinetta posta centinaia di metri prima dell’intersezione di Capocroce.