Quando lâaccoglienza diventa violenza. Accoltellamento nella struttura assistenziale della Caritas di Castelmassimo, a Veroli. Il centro rifugio per profughi e bisognosi ancora al centro di polemiche. Le forze dellâordine, dopo lâultimo episodio che ha mandato in ospedale un italiano, stanno vagliando lâipotesi di prendere seri provvedimenti. Una casa sola ma non isolata: è in questo scenario che lâaltra sera è scoppiata lâennesima rissa, sempre per futili motivi, questa volta finita a coltellate. Lâepisodio ha coinvolto un marocchino
e un italiano, entrambi accolti nella struttura e che in precedenza non avevano mai tenuto comportamenti violenti. Allâorigine motivi banali, connessi alla quotidiana convivenza tra culture differenti. Dalle parole si è presto passati ai fatti e dalle mani allâuso di un coltello da cucina.
à stato il marocchino ventiquattrenne a sferrare un colpo al petto e al collo dellâitaliano. Immediatamente gli altri ospiti della casa hanno cercato di separare i due, ma non câè stato verso fino a quando sono state avvisate le forze dellâordine e il 118, subito intervenuti sul posto. I carabinieri hanno portato via lâautore dellâinsano gesto che è stato denunciato in stato di libertà  per il reato di lesioni personali aggravate. Lâitaliano, che ha sporto querela, è stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso dellâospedale Spaziani di Frosinone dove i sanitari gli hanno riscontrato una contusione della parete toracica ed escoriazioni al collo provocate
dal coltello. à stato giudicato guaribile in 7 giorni. Ferite lievi, ma nel contesto un atto di violenza ingiustificabile che mina il pacifico processo di integrazione degli ospiti della struttura.