Per anni ha fatto acquisti senza chiedere lo scontrino. Ora non ci sta più a passare per complice di chi pensa che le tasse le pagano solo i fessi. E allora diventa “collaboratore di Giusti- zia”. La Guardia di finanza del Lazio sta registrando un boom di telefonate al 117.

Quello che emerge è il non "miglioramento civico" da parte degli esercenti irregolari, a danno dei commercianti onesti. Le pattuglie impegnate sul campo, nel contestare le centinaia di mancate emissioni di scontrini fiscali, non fanno in tempo a redigere un verbale che un’altra violazione è già in corso.

I trucchi per evadere sono i soliti: il «preconto» al ristorante non valido ai fini fiscali; lo zero in meno in danno soprattutto di clienti anziani, per cui sullo scontrino 100 euro diventano 10; l’accordo per battere solo una parte della somma; il riutilizzo dello scontrino lasciato da un altro cliente. Eppure, quel piccolo pezzo di carta parla più di quanto si immagini.

I finanzieri, infatti, controllano anche le fatture e se i conti non tornano, perché gli scontrini sono meno del dovuto o una parte della merce è stata acquistata in nero, vengono avviate verifiche fiscali anche a carico del grossista.

Lo scorso in tutto il Lazio è risultato irregolare il 35,63% dei 36.690 controlli in materia di scontrini e ricevute fiscali. Nei primi cinque mesi del 2016 la Guardia di Finanza regionale ha effettuato più di 10600 controlli a Roma e provincia per verificare l’emissione regolare de- gli scontrini. In 5800 casi sono state riscontrate delle irregolarità (il 54,71% per la precisione), sommando le ricevute e gli stessi scontrini fiscali. Soltanto nella Capitale si registra un picco pari al 64.82% per quel che riguarda le ricevute e il 64,89% per gli scontrini.

Numeri record anche in provincia di Frosinone. Nel corso del 2015, secondo i dati contenuti nel rapporto delle Fiamme Gialle, sono stati eseguiti seimila controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali di cui qua- si 1.100 con denuncia. Nei primi mesi del 2016 le verifiche sono già a quota 2800.

Le Fiamme Gialle hanno controllato ogni tipologia di esercizio commerciale, dal bar al ristorante, dall'ambulante alla parrucchiera, dal negozio di abbigliamento al chiosco. Alle giustificazioni addotte da molti commercianti, del tipo “ogni tanto uno scontrino scappa”, si consideri che uno su tre è irregolare, risulta difficile credere che una percentuale così alta derivi da distrazioni.