Non si spegne il clamore intorno alla triste sorte dell’ex assessore del comune di Ceccano Patrizio Pirri, anzi la sua morte si tinge sempre più di giallo. Spunta, infatti, un’altra pista di indagine. Pare che il telefonino del defunto sia scomparso. Le indagini su impulso del difensore di fiducia della famiglia, Giampiero Vellucci, si stanno incentrando sulla misteriosa scomparsa del telefonino perché pare che Pirri non se ne staccasse mai.

Quindi, dopo la morte accidentale o per qualunque altra causa stabilirà l’autopsia, il cellulare sarebbe dovuto essere sul corpo in avanzato stato di decomposizione dell’ex assessore. Quindi le ipotesi su cui le indagini si stanno, probabilmente, concentrando non possono che essere due. O il cellulare è stato portato via prima che morisse o gli è stato sottratto subito dopo la morte, proprio perché era abitudine di Patrizio Pirri, come sembrerebbe da alcune indiscrezioni, non staccarsene mai perché la sua vita si divideva tra Ceccano e Prossedi, dove erano i suoi parenti. Per questo motivo, probabilmente, l’avvocato Vellucci avrà deciso di evidenziare questo aspetto al magistrato che segue l’indagine. Il telefonino avrebbe dovuto trovarsi addosso a Pirri anche al momento della morte, o quantomeno nelle immediate vicinanze.

Nella realtà non è stato trovato neanche nella sua abitazione e neppure nei luoghi da lui abitualmente frequentati. Intanto ieri alle 15 è stata effettuata, all’obitorio di Frosinone, l’autopsia sul cadavere. Bisognerà attendere, ora, un paio di settimane per conoscerne l’esito. I funerali saranno celebrati, quasi sicuramente, oggi o domani.