Continua a far parlare la vicenda della "Nuova Gerusalemme" di Gallinaro. I seguaci, o ex, adesso hanno paura. E fioccano le testimonianze choc degli adepti scomunicati poche settimane fa dalla Chiesa. Ecco cosa racconta una donna. 

«Sono entrata nel gruppo di Gallinaro nel 2008 e ne sono uscita nel 2015, quando sono ritornata in me stessa». Parla di «senso di comando sul cervello delle persone», di «manipolazione delle menti». Rivelazioni scioccanti quelle rese da un’autista di pullman che non vuole apparire per non essere riconosciuta. Il giornalista di Tv2000 le chiede chi sia per la Chiesa cristiana universale il
Papa e lei risponde: «Il diavolo. Quello “vero” per loro è papa Giovanni Paolo II: si sono fermati a lui». Parla, la donna, di come Samuele veniva chiamato il “condottiero”, «colui che deve portare tutti alla Nuova Gerusalemme», di una figura venerata come
Gesù e che, secondo i racconti di alcuni, avrebbe fatto distruggere le poche fotografie a lui scattate. Ancora il via-vai di pullman, fino a cinquecento al giorno, che arrivavano a Gallinaro quando lei lavorava come autista, di un fenomeno che si è esteso anche oltre i confini nazionali, fino in Canada e in America.

«La gente ha paura - ha detto ancora - e uscire da lì è una scelta di coraggio. Io sono stata forte ma poi sono crollata: ho trascorso un anno senza dormire. Sono stata tra quelli che hanno applaudito quando si parlava male di papa Francesco. Ora vivo nel terrore con la mia famiglia».