La nuova viabilità dello Scalo non piace ai pendolari dell’associazione “Roma-Cassino Express”. Nei giorni scorsi, infatti, il Comune ha aperto i lavori per la costruzione della nuova piazza del quartiere Scalo, realizzando il primo step di un’area pedonale che costituirà un grande spazio di socializzazione urbana.

In questa fase il Comune realizza direttamente la prima area dinanzi alla Chiesa Sacra Famiglia, trasformando completamente l'arredo urbano, mentre successivamente, attraverso un bando pubblico, in regime di project financing, sarà individuato il gestore privato che perimetrerà una piazza di circa 10.000mq, con la realizzazione di portici commerciali, insieme alle Ferrovie dello Stato.

Da qualche giorno si accede alla stazione ferroviaria passando per piazzale Sandro Pertini, nella zona dell’Agenzia delle Entrate, mentre per recarsi in via Verdi, provenendo da via Don Minzoni, è possibile percorrere via Sacra Famiglia ed entrare nel nuovo varco, all'interno del parcheggio di piazzale Kambo.

I dubbi e le riserve sulla nuova viabilità sono state espresse dal presidente dell’assocazione Pietro Fargnoli. «Il restyling del quartiere Scalo a Frosinone - dice Pietro Fargnoli - sembra non riscuotere un grande successo e anche noi pendolari siamo perplessi da questa operazione. Sembrerà incredibile, ma nel quartiere Scalo c’è anche una stazione ferroviaria da cui giornalmente partono migliaia di persone e queste persone stanno vivendo i lavori come un percorso ad ostacoli. Lo spostamento del capolinea degli autobus presso il piazzale dell’Agenzia delle Entrate, assieme alla chiusura al traffico del tratto dalla Sacra Famiglia alla stazione, rappresentano un nuovo ostacolo per i pendolari che arrivano in stazione con l’autobus (Cotral o Geaf) e per chi viene accompagnato da parenti e amici. Per chi non lo ha mai fatto sembrerà un’esagerazione, ma quei 3-4 minuti per arrivare dall’autobus al treno (o viceversa) possono essere determinanti per perdere una coincidenza e, in certi casi, questo significa arrivare a casa o in ufficio anche con una o due ore di ritardo. Particolarmente difficile - continua Fargnoli - la situazione è per i cosiddetti pendolari “sanitari”, persone cioè che si recano a Roma per ricevere particolari cure mediche: per loro questo tragitto può essere un ostacolo insormontabile.

Chi arriva in stazione direttamente con l’auto invece non se la passa meglio: lo spostamento del capolinea degli autobus presso il piazzale antistante l’Agenzia delle Entrate e la nuova viabilità nei pressi di via Puccini (vicino all’imbocco del tunnel) hanno infatti sottratto centinaia di posti auto ai pendolari. Nei giorni in cui si tiene il mercato in via Gioacchino Rossini e via Vincenzo Bellini, trovare un posto è diventata un’impresa. Per come stanno le cose oggi, sembrerebbe che nel progetto per il nuovo quartiere scalo ci si sia dimenticati dei pendolari che invece sono parte attiva della vita di quel quartiere.

Avanziamo quindi due proposte all’Amministrazione Ottaviani per abbattere qualche ostacolo creato ai pendolari: la prima è quella di riservare un parcheggio agli abbonati Trenitalia o Cotral o a chi acquista un biglietto ferroviario; un’altra è quella di rinforzare il servizio bus negli orari pendolari facendo in modo di garantire corse con arrivo e partenza compatibili con l’orario dei treni». «Ci auguriamo che le nostre proposte, entrambe compatibili con il progetto dell’amministrazione, vengano accolte anche per evitare che il restyling del quartiere Scalo si riduca all’ennesima operazione commerciale».