Prima il falso premio assicurativo da pagare. Poi l’avvocato del figlio che non ha corrisposto la parcella per una consulenza e, ancora, ispettori dell’agenzia delle entrate che devono controllare dei documenti per evitare sanzioni. Truffatori e ladri senza scrupoli (ma con molte idee!) carpiscono così la fiducia dei poveri anziani che, sempre più spesso, di ritrovano ad essere vittime inconsapevoli di inganni studiati a tavolino.

E dal momento che ora siamo in piena campagna elettorale, perché non inventarsi la truffa dei falsi candidati? Qualcuno ci ha pensato, eccome. Sembra essere questo, infatti, lo stratagemma che due impostori avrebbero usato per farsi aprire la porta e “studiare”il territorio dove, poi, mettere a segno un colpo.

L’episodio

L’ultimo caso è quello accaduto in via Vicenne, venerdì sera. Secondo quanto raccontato da alcuni residenti della zona, infatti, due uomini, intorno alle 22. 30 avrebbero suonato il campanello di un’abitazione, nella zona periferica di Sora. Ad aprire la porta è andata la badante di un’anziana signora.

La donna ha chiesto le generalità dei due uomini che, senza pensarci troppo, si sarebbero spacciati per candidati in cerca di consensi elettorali, fornendo nome e cognome poi risultati inesistenti. La badante, però, immediatamente insospettita dall’atteggiamento dei due, con piglio deciso li ha invitati ad andare via, minacciando di chiamare i carabinieri.

Gli impostori, quindi, temendo di essere scoperti, si sono dileguati. Una “pratica” che, in questo caso, non ha dato frutti ma che potrebbe trarre in inganno persone anziane e sole, che non hanno in casa aiutanti e collaboratrici scaltre come la badante di via Vicenne.

La notizia dell’accaduto si è immediatamente sparsa nella zona, tanto che il tam tam sull’avviso di quanto si sta verificando ha fatto il giro dei cellulari e dei profili Facebook, come monito per chi dovesse eventualmente ricevere simili visite.