Da più di un mese il farmaco Sintrom è introvabile. A Frosinone come nel resto dâItalia. Un problema che colpisce anche circa settemila pazienti anticoagulati di Frosinone. Come fa sapere la presidenza dellâAipa, lâassociazione dei pazienti anticoagulati, con Francesco Notarcola, Tullio Raponi e Antonio Martino, queste persone «convivono con uno stress psicologico notevole e sono sottoposte, ormai da settimane, a disagio, sofferenze e preoccupazione». LâAipa, dal canto suo, ha interessato del problema la direzione generale dellâAsl di Frosinone nonché i medici dellâambulatorio Tao di viale Mazzini.
Dal canto suo la stessa Asl fa sapere che il problema è nazionale e riguarda tutta Italia. Il Sintrom, per problemi nel ciclo produttivo, aveva cominciato a divenire irreperibile a fine marzo. Tanto che lâAifa, lâagenzia del farmaco, recentemente ha autorizzato lâimportazione di limitate quantità del farmaco dalla Polonia alle singole aziende sanitarie che ne avevano fatto richiesta. La società produttrice è stata sollecitata a reperire allâestero un più consistente quantitativo di confezioni.
Già in questi giorni, secondo la nota dellâAgenzia del farmaco le forniture dovrebbero venir ripristinate. Ma i timori dei pazienti restano in tutta la loro drammaticità . Sono cinquantamila le confezioni per le quali è stata data lâautorizzazione allâimportazione. «Il medicinale - ha fatto sapere lâAifa - dovrà essere fornito alle strutture sanitarie ed ospedaliere richiedenti, senza apportare modifiche al prezzo di vendita in Italia». Il medicinale potrà essere depositato solo nel magazzino della ditta importatrice a Padova. Mentre si dovrà provvedere a fornire le confezioni del relativo foglietto illustrativo in italiano.
LâAipa, però, continua a nutrire dubbi: «Il passaggio ad altri medicinali presuppone, a detta dei medici - prosegue la nota dellâAipa di Frosinone - un lungo periodo di adattamento e di studio per ogni paziente. Lâiter nuovo costringe i pazienti a continui prelievi ematici e controlli.
In alternativa è indispensabile far ricorso alle iniezioni di eparina (una la mattina e una la sera) con notevole aumento dei costi, LâAipa ha convocato lâassemblea di tutti i pazienti per organizzare una giornata di sit-in di protesta davanti alla palazzina della direzione generale dellâAsl per esprimere lâindignazione dei propri organizzati. Occorre mettere fine, al più presto, ad una situazione che potrebbe diventare drammatica e rischiosa per la salute e la vita dei cittadini, che hanno bisogno di questo medicinale».
La storia di Antonio: «Pillole quasi finite e ora non so che cosa fare»
Antonio, 88 anni, è molto preoccupato. Le sue scorte del medicinale Sintrom sono quasi esaurite. E non sa cosa fare. Il farmaco sostitutivo lui non può prenderlo. «Ho telefonato al cardiologo e mi ha risposto che non me lo posso permettere», dice al telefono. Ecco che allora il pensionato si trova nella condizione, comune a tanti altri pazienti italiani, di non sapere cosa fare.
Lâuomo si appella ai vari enti perché facciano quanto in loro potere per far ritornare il prodotto sui banchi delle farmacie ciociare. del resto lâalternativa di procurarsi il medicinale allâestero non è praticabile per lâ88enne come pure per tanti altri. E le rassicurazioni dellâAifa, che conta di ristabilire la normalità in questi giorni, sanno solo di annuncio e non bastano per chi vive una condizione simile.