Altri 9 lavoratori della Atf controllata dal comune di Fiuggi ed attuale gestore degli impianti termali, imbottigliamento e Campo da Golf nei prossimi giorni andranno a fare “buona compagnia” ai 33 colleghi licenziati nei giorni scorsi, riducendo di fatto l’organico aziendale da 47 a soltanto 5 unità, con contratto a tempo indeterminato.

A darne notizia alcune sigle sindacali raggiunte in queste ore da comunicazione formale, allertate anche dalle tensioni che nei giorni scorsi hanno pesantemente scosso la maggioranza in consiglio comunale, per vicende connesse anche all’argomento in discussione e con il sindaco Fabrizio Martini in riserva se proseguire o meno il suo mandato, sono tornate ieri ad esprimere forti preoccupazioni sulla tenuta economica dell’azienda, e sui percorsi fatti di “sangue, sudore e lacrime” ancora una volta sulle pelle dei lavoratori, con la quasi certezza che tutto questo servirà a poco se non torneranno a salire le vendite della oligominerale Fiuggi in bottiglia.

Nonostante tutto 26/27 lavoratori sui 33 interessati dalla prima procedura di licenziamento, hanno già confermato la loro disponibilità di massima a sottoscrivere un accordo presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro con udienza fissata per il 28 aprile prossimo che, di fatto lì porterà verso periodi di lavoro stagionali individuati ad un minimo di sei mesi su base annua. Ennesimo sacrifico occupazionale che annulla e cancella ogni alibi, se mai ce ne fosse ancora bisogno, in quanti continuano a vedere gli stessi lavoratori quale ostacolo al risanamento e rilancio aziendale.

«La realtà purtroppo è un'altra – così come dichiarato ieri da pezzi di sindacato - a distanza di quasi un anno nel subentro nella gestione de isiti termali da parte di Atf, nonostante più volte sollecitato, ancora non è stato possibile ragionare su un piano industriale serio credibile per il rilancio del comparto termale che lasci sperare in un futuro sereno per i lavoratori certamente ed ancor di più per l’intera economia fiuggina. Un mare di chiacchiere e di vicende esterne e beghe politiche che non lasciano presagire nulla di buono. Un film drammatico già visto tante troppe volte».

Tutto questo con la stagione alle porte dove si è fatto poco o niente nel promuoverla e con alcuni albergatori locali che vanno predicando in alternativa e come rimedio alla disperazione, l’ipotesi di ospitare quote importanti di extracomunitari in fuga dalle guerre. Buongiorno notte.