Pochi giorni e finalmente i privati apriranno il cantiere al Casaleno per completare il nuovo stadio comunale, che sarà intitolato al cavaliere Benito Stirpe.
Una data precisa non c’è ancora, ma di sicuro non manca molto.

La conferma arriva direttamente dall’assessore ai Lavori pubblici Fabio Tagliaferri, che ieri mattina, con il dirigente del Settore Elio Noce e il Responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Caringi, ha incontrato il vicepresidente del Frosinone Calcio Vittorio Ficchi, in rappresentanza delle tre ditte che hanno risposto all’avviso dell’Amministrazione Ottaviani, tutte riconducibili alla società.

"Un colloquio molto proficuo - dichiara Tagliaferri - servito a mettere importanti punti fermi. Tra una decina di giorni verrà depositato il progetto definitivo e a quel punto si potranno avviare gli interventi conclusivi. Ritengo che tra il 15 e il 20 aprile si potrà cominciare".
Ma non è questa l’unica novità. Comune e club canarino hanno deciso di istituire due tavoli: uno di natura tecnica che si riunirà quotidianamente e l’altro, più politico, con cadenza settimanale, chiamato a fare il bilancio dell’attività portata avanti dagli esperti.

"È un’iniziativa - precisa l’assessore - volta ad assicurare che venga rispettato il termine del 20 agosto, indicato nel bando come giorno in cui l’impianto dovrà essere pronto all’utilizzo. Per quel che mi riguarda, farò tutto il possibile perché si finisca prima di quella data".
Parole di elogio nei confronti di Ficchi: "Sin dal mio insediamento, e soprattutto da quanto abbiamo iniziato questa avvincente partita, ho sempre pensato che per raggiungere l’ obiettivo stadio fosse necessario mantenere un dialogo aperto, costante, costruttivo e positivo con la società. Il vicepresidente ha dimostrato di avere tutte queste caratteristiche, motivo per cui sono certo che si farà bene".
Intanto, tra questa settimana e la prossima, il governo cittadino ultimerà il montaggio delle tribune e inizierà quello dei seggiolini per i quali saranno utilizzati sette-otto colori con prevalenza del giallo e del blu, proprio come quello di Udine, dove predominano il bianco e nero.