Preoccupato per "il grado di ferocia delle calunnie messe in piedi per colpire la nostra guida spirituale". Con queste parole, il sindaco di Sora, Ernesto Tersigni, interviene sulla vicenda che ha investito il vescovo Antonazzo e, dopo il commento sul suo profilo Facebook, prende carta e penna per un comunicato stampa ufficiale circa la sua posizione. "Come molti soriani - sottolinea il primo cittadino - sono stato tristemente colpito dalle notizie diramate dai mezzi di informazione nazionali e locali nei giorni scorsi, in merito allo stato delle presunte indagini a carico del Vescovo monsignor Gerardo Antonazzo. Questa vicenda mi ha spinto a riflettere sui fatti. Viviamo in un mondo difficile, dove prevale l’invidia e l’ingratitudine ed esprimo seria preoccupazione per il grado di ferocia delle calunnie messe in piedi per colpire la nostra guida spirituale, il Pastore che con gioia abbiamo accolto nella nostra città il 28 aprile 2013. In quell’occasione, alla cerimonia di ingresso, dissi: “La gioia di questo primo incontro, ne sono certo, si tradurrà molto presto in pienezza di stima”. E’ stato proprio così, fin dai primi momenti ho avuto modo di apprezzare la limpidezza di Mons. Antonazzo, la sua moralità e, soprattutto, il grande desiderio di collaborare, in maniera sinergica, con le istituzioni del territorio a favore delle fasce più svantaggiate della popolazione. Sono sicuro che questa vicenda si concluderà in tempi brevi vista la richiesta di archiviazione per difetto di querela. Nel frattempo esprimo al Vescovo Antonazzo tutta la vicinanza mia e di tanti cittadini che, in questi giorni, gli stanno manifestando la loro piena solidarietà. Ringrazio il nostro caro Vescovo - ha concluso Tersigni - per le opere che in questi anni ha compiuto sul territorio diocesano, con il suo straordinario sorriso e la sua grande capacità comunicativa che lo fa arrivare, come Papa Francesco, direttamente al cuore della gente".