Aveva sparato ai ladri per impedirne la fuga, venne denunciato da uno di loro. È la vicenda che ha visto protagonista un carabiniere di Cassino, classe 1967, che ieri è stato prosciolto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Cassino dalle accuse di lesioni gravissime volontarie per aver sparato a un ladro romeno.

La ricostruzione

Tutto è successo nella primavera del 2012 a Gallinaro, quando due gazzelle dei carabinieri raggiunsero con immediatezza un’azienda, tra i comuni di Atina e Gallinaro, dove era stato segnalato un furto di rame. Arrivati sul posto i ladri erano ancora in azione e alla vista dei militari tentarono la fuga a bordo di un furgone. Tutto è accaduto in pochi istanti. I quattro banditi speronarono la prima auto, scagliandosi ad alta velocità verso la seconda gazzella dei carabinieri per cercare di aprirsi una via di fuga. A quel punto il carabiniere di Cassino sparò colpendo al collo uno dei quattro banditi nel furgone, quello seduto al lato passeggero, ferendolo al collo. Un intervento che permise di bloccare il piano di fuga dei malviventi e il conseguente arresto di tutti e quattro.

La difesa

Una volta guarito, l’uomo colpito dal proiettile decise di denunciare il carabiniere. Nella difesa, l’avvocato Sandro Salera, ha dimostrato che il carabiniere stava adempiendo al proprio dovere: sparando ha effettivamente impedito la fuga dei malviventi. Inoltre si è trattato di legittima difesa, non solo personale, ma anche dei propri colleghi che sarebbero stati travolti dal furgone dei banditi. Tesi che sono state pienamente accolte dal giudice per le indagini preliminari, Lanna, che ha deciso così di prosciogliere dalle accuse di lesioni gravissime volontarie il carabiniere cassinate.