Gestione delle Terme di Fiuggi, debiti fuori bilancio e contenimento delle spese, la Corte dei Conti bacchetta il Comune di Fiuggi. La sezione regionale di controllo per il Lazio della magistratura contabile ha adottato una “pronuncia specifica di grave irregolarità” per i “parametri di deficitarietà strutturale”, “gestione dei residui” e “organismi partecipati” affinché l’ente provveda entro sessanta giorni «all’adozione delle opportune misure correttive».

Ma non solo. La stessa Corte ha emesso una “pronuncia con segnalazioni” sui “debiti fuori bilancio”,“servizi conto terzi”, “rapporto sulla tempestività dei pagamenti”, “contenimento delle spese” affinché l’ente adotti «tempestivamente tutte le misure idonee ad eliminare le violazioni accertate”. La deliberazione della Corte dei Conti tiene conto della verifica amministrativo contabile disposta dal ministero delle Finanze nonché dall’audizione del sindaco Fabrizio Martini e dell’assessore al Bilancio Marco Fiorini.

La Corte evidenzia, sul fronte deficit, «forti criticità nella capacità di riscossione delle entrate tributarie e dei corrispettivi pattuiti con la società Acqua Terme di Fiuggi». Il Comune ha provato a rimediare con «cospicue richieste di anticipazione di tesorerie e di liquidità». Da qui la necessità di adottare «opportune misure correttive». La Corte, analizzando la gestione dei residui, nota «la mancata riscossione nei confronti della società Acqua Terme di Fiuggi dei corrispettivi pattuiti per il canone sfruttamento minerario, i cui residui rimasti da riscuotere al 31 di cembre 2014 ammontavano, come risulta dal parere allo schema di rendiconto 2014 dell’Organo di revisione del Comune di Fiuggi, a euro 11.944.358,09».

Il canone dovuto all’ente pesa per il 22% delle entrate correnti. Come osserva l’organo di revisione, «anche il venir meno di una parte di esso espone l’ente a gravi crisi di liquidità, ulteriormente aggravate, come d’uso, dal mancato parziale introito di tasse e tributi locali». Al 19 giugno 2014,l’Organo di revisione certificava, per le Terme, un credito verso il Comune di Fiuggi di 3.151.765 euro di cui poco più di tre milioni oggetto di compensazione a inizio 2014, mentre il debito della partecipata con il Comune ammontava a 12.818.700 di cui i 3.081.765 compensati. Tale somma si riferisce a impegni di spesa per prestazioni di servizi dal 2001 al 2004. «L’accertata dipendenza del bilancio comunale dalla capacità finanziaria della partecipata di far fronte ai propri impegni risulta ulteriormente aggravata dal fatto che tale situazione che si perpetua da vari anni è giunta ad un punto ormai insostenibile per il quale devono essere presi necessari ed indilazionabili provvedimenti».

L’Organo di revisione ha «fortemente raccomandato la riconciliazione» dei saldi tra le parti. E anche in questo caso la pronuncia è di “grave irregolarità”. Per effetto del «riaccertamento straordinario dei residui» il credito del Comune con Atf è di 3.961.389 euro. Anche se la Corte rileva come «non sono stati ancora effettuati pagamenti né per i canoni pregressi (per i canoni 2014 e 2015), né per il Piano di rientro anno 2015». La mancata riscossione di entrate iscritte a bilancio rischia di compromettere gli equilibri di bilancio dell’ente. La Corte ha sanzionato con “pronuncia con segnalazioni”il ricorso ai debiti fuori bilancio con particolare riferimento alle cause perse dall’amministrazione. La Corte dei Conti si è soffermata anche sul mancato contenimento delle spese in particolare per studi e consulenze, relazioni pubbliche e formazione.