Una ferita per tutta la comunità cepranese. Così il sindaco Marco Galli definisce il furto al Santuario dei Padri Carmelitani Scalzi. Perciò auspica che vengano individuati quanto prima gli autori del colpo sacrilego che ha ripulito il Santuario di ori, ex voto e della preziosa statua del Bambinello di Praga. 

"Spero che rapidamente si possano individuare gli autori di un furto che colpisce tutta la nostra comunità - afferma Galli - Purtroppo, la criminalità predatoria rappresenta un problema storico in questo territorio e in tutto il Paese. Sono convinto che ci siano problemi di controllo del territorio, ma pesa l'assenza di una normativa adeguata capace di rappresentare davvero un deterrente contro questi atti criminali. È inutile parlare ogni volta che accade qualcosa, poiché nel tempo sono state adottate tutte quelle attività preventive, capaci di “sconsigliare” questi gesti gravi e, in generale, l'attività predatoria ai danni della collettività». E conclude: «Forze di Polizia depotenziate, coordinamento ancora carente, pene inadeguate e processi lunghi contraddistinguono questo Paese, ormai meta ambita anche dei pendolari del crimine".

Il clamoroso furto avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì scorsi al Santuario della Madonna del Carmine resta al centro delle attenzioni dei cepranesi, che ancora non hanno metabolizzato l’episodio e percepiscono un forte senso di insicurezza. Il colpo al Santuario segue in rapida successione quello tentato alla Collegiata e quello riuscito al magazzino della Caritas. I Carabinieri indagano a tutto campo anche per stabilire se i tre furti abbiano una matrice comune.