Asl di Frosinone sprecona, arrivata un’altra mazzata della Corte dei Conti. I giudici contabili hanno condannato l’ex manager Giancarlo Zotti al risarcimento di un danno erariale di 60.000 euro. Il danno, questa volta, riguarda la sottoutilizzazione di un macchinario in dotazione al “S.Scolastica” di Cassino. E non uno qualunque, ma un’apparecchiatura di risonanza magnetica nucleare acquistato nel 2005 alla modica cifra di 1.135.000 euro.

Il macchinario venne messo in funzione soltanto due anni dopo e utilizzato unicamente a favore dei pazienti ricoverati e non invece, come avrebbe potuto e dovuto, anche dell’utenza esterna. A verificare la grave mancanza sono stati, numeri alla mano i carabinieri del Nas di Latina: nel secondo semestre 2011, ad esempio, erano state eseguite soltanto188 prestazioni, a fronte delle 720 dichiarate eseguibili. La dirigenza aziendale, sottolinea la Corte dei Conti, non si è adoperata nemmeno dopo aver ricevuto «le motivate relazioni dei responsabili sanitari» dell’ospedale di Casino.

Una inerzia che ha arrecato un ulteriore danno alle casse della Asl costretta a pagare prestazioni in accreditamento erogabili con benefici economici all’ospedale di Cassino. A conti fatti, prevedendo circa 1440 prestazioni annue con un ricavo per la Asl di 315.000 euro qualora si fosse allargato il servizio all’utenza esterna, l’azienda sanitaria di Frosinone ha dovuto sborsare la bellezza di 539.160 euro per l’accreditamento esterno. Dal canto suo l’ex manager Zotti si è difeso sostenendo che l’attività ambulatoriale esterna non è stata effettuata a causa della gravissima carenza di personale proprio nel settore della radiologia.

In secondo luogo Zotti ha fatto rilevare anche che aveva ricevuto soltanto un fax dai responsabili dell’ospedale di Cassino che «probabilmente non ha mai preso in visione», contenente peraltro una proposta vaga. Argomentazioni che però non hanno convinto il Collegio secondo cui «la capacità gestionale, l’iniziativa organizzativa e il perseguimento dell’economicità aziendale, sono requisiti imprescindibili e ineludibili per chi, assumendo la funzione dirigenziale è tenuto, anche prescindendo da segnalazioni, richieste o sollecitazioni di sorta, al raggiungimento di maggiori e/o migliori risultati che le risorse, assegnate alle strutture sanitarie, sono idonee a produrre».

Il danno prodotto dalla sottoutilizzazione del macchinario è stato quantificato in 78.750 euro, considerando che Zotti ha ricoperto la carica di manager per tre mesi, ma i giudici, alla luce delle carenze di personale della Asl segnalate, hanno ridotto la somma da risarcire a 60.000 euro.