Assolto perché il fatto non costituisce reato. È questo il verdetto emesso per il “santone “ di Veroli, sotto processo per i reati di violenza sessuale ripetuta nei confronti di due ragazzine e due donne. Insieme alla sua assistente, inoltre, era accusato anche di truffa. Per questo capo di imputazione è stata dichiarata l’estinzione del reato. Ha aspettato la decisione del collegio presieduto dal giudice Nocella a casa sua, Franco Vacca, il settantasettenne di Scifelli che nel 2010 fu arrestato e sottoposto ai domiciliari. Dopo sei lunghi anni il tribunale di Frosinone ha accolto le richieste del suo avvocato difensore, Rosario Grieco, e lo ha assolto. Il sostituto procuratore Barbara Trotta, nella sua requisitoria, aveva ricostruito tutti gli episodi e chiesto di condannare Vacca a sei anni per truffa, ma anche per violenza sessuale. Commosso Vacca ha commentato l’esito del processo dicendo di aver sempre avuto fiducia nella giustizia e di aver sempre agito a fin di bene. E a credere in lui sono state tantissime persone che lo frequentano e che durante le varie fasi del processo hanno sempre affollato l’aula del tribunale.