Violenza all’interno della casa famiglia, tutti condannati i tre minori egiziani finiti sotto processo. Il giudice del tribunale per i minorenni ha inflitto ad uno quattro anni e otto mesi e agli altri due quattro anni e sei mesi.

L’ultima udienza ha registrato un colpo di scena. La parte offesa ha ritrattato in aula. Ha sostenuto di essersi inventata tutto, chiamando in causa il responsabile della struttura. Ma tale versione non è stata ritenuta credibile dal giudice che, oltre a condannare i tre africani, ha anche disposto la trasmissione degli atti in procura perché si proceda contro la donna per i reati di falsa testimonianza e calunnia nei confronti del responsabile del centro.

I tre minorenni, detenuti a Casal del Marmo, sono accusati di aver violentato una donna di 50 anni, che all’interno della struttura svolgeva attività di inserviente. Non solo ai tre venivano mosse anche le accuse di lesioni a carico del titolare della struttura e di un educatore, nonché del danneggiamento dell’auto dello stesso titolare del centro. Stando alle accuse, i tre avrebbero tenuto un comportamento aggressivo al ritorno da un gita, rifiutando di compiere le attività all’interno della struttura. Un atteggiamento ribelle che poi si sarebbe tramutato nella violenza. Gli egiziani erano assistiti dagli avvocati Mario Cellitti Anna Dalemmo.

Tutto è accaduto all’improvviso. La donna, mentre svolgeva il normale turno di lavoro, aveva, all’epoca, denunciato di esser stata aggredita e poi violentata dai tre e soltanto l’intervento di altri operatori della struttura di accoglienza avrebbe evitato che la violenza potesse proseguire. A quel punto furono allertati i carabinieri di Alatri. Immediatamente così sono scattate le indagini. I militari dell’Arma, in collaborazione con i colleghi di Fiuggi, si sono presentati nella struttura ed hanno prelevato i tre giovani egiziani. In base agli accertamenti condotti, infatti, le accuse portavano dritto a loro. Ora la sentenza che conferma il quadro accusatorio.