Duro colpo inferto alla malavita organizzata, dedita allo spaccio di droga a Frosinone e centri limitrofi, dalla Squadra Mobile di Frosinone della Polizia di Stato. Stamattina infatti sono stati confiscati all'organizzazione di Rom residenti prevalentemente nel capoluogo ciociaro, beni e contanti per un valore totale di svariati milioni di euro.

Le indagini erano iniziate nel luglio del 2014 con l'operazione denominata "Grand Hotel", quando la Polizia mise fine a un vero e proprio businnes del mercato della droga, arrestando criminali che conducevano una vita nell'agio e nel lusso pur dichiarando redditi praticamente da indigenti. All'epoca furono eseguite ben venti misure restrittive nei confronti di uomini appartenenti per lo più a famiglie Rom, cui se ne aggiunsero altre undici eseguite nel corso dell'attività investigativa.

Il lavoro degli agenti di Polizia aveva portato alla luce una vera e propria holding all'interno della quale agivano uomini e donne anche con capacità manageriali, legati tra loro da rapporti famigliari e personali che rendevano l'organizzazione praticamente impenetrabile. A fronte di redditi ai limiti dell'indigenza, tanto che alcuni di loro percepivano addirittura la pensione sociale, era emerso sin da subito uno stile di vita incompatibile con le dichiarazioni. I criminali vivevano infatti nel lusso più sfrenato abitando in ville, con conti a cinque zeri in banca e auto di lusso.

Gli uomini della Polizia di Stato hanno allora cercato i collegamenti, raccolto indizi e presentato prove tanto da indurre l’Autorità Giudiziaria ad emettere, dopo l’esecuzione avvenuta a giugno del 2015 del sequestro preventivo, il provvedimento di confisca, eseguito questa mattina dalla Squadra Mobile di Frosinone.

Nell'operazione sono state confiscate nel dettaglio due Ferrari, una Mercedes ed altre autovetture di grossa cilindrata, tre palazzine nella capitale, un fabbricato e vari terreni a Frascati, conti correnti e buoni postali, il tutto per un valore di svariati milioni di euro.

Il decreto di confisca, proposto dal dott. Cascini della DDA di Roma, dopo aver sposato in pieno l’impianto investigativo della Polizia di Stato, è stato emesso dal Tribunale di Roma-Ufficio misure di prevenzione personali e patrimoniali.

Con l'operazione di stamattina la Polizia di Stato ha inferto dunque in via definitiva un duro colpo alla malavita organizzata, riducendone di fatto il potere derivante dai patrimoni illecitamente accumulati, consentendo altresì allo Stato di riappropriarsene.