Sta facendo il giro della nazione, sui social e su tutti i media, il bellissimo siparietto che domenica pomeriggio al Comunale di Frosinone ha visto protagonista il centrocampista della Juventus Paul Pogba e la piccola mascotte del Frosinone, Matteo Cialone.

Durante l’ingresso in campo il “fenomeno” bianconero ha “perso” la mano del bimbo che, una volta schierati in campo, si è ritrovato davanti a Bonucci, mentre l’ultimo bimbo, quello che accompagnava Dybala, era rimasto senza alcun giocatore della Juve. E così Bonucci ha preso il piccolo Matteo, lo ha sollevato e messo davanti a Pogba, “rimettendo ordine” alla “fila”. Matteo, cinque anni da compiere il prossimo 5 aprile, è rimasto un po’ perplesso. Pogba se n’è accorto e gli ha chiesto se tutto era ok. «Ho paura», è stata la risposta di Matteo, come ci ha raccontato il papà del bambino, Giuseppe.
«A quel punto - ha continuato il signor Cialone - Pogba gli ha detto di non averne perché c’era lui e doveva stare tranquillo. E lo ha abbracciato». 
Un episodio che il papà del piccolo Matteo, juventino doc e di quelli di fede incrollabile, non dimenticherà mai.

Giuseppe Cialone ha colto l'occasione per ringraziare chi ha permesso di vivere al piccolo Matteo, e di riflesso a lui, questa bellissima e indelebile esperienza.
«Matteo è sceso in campo mano nella mano con Pogba grazie a mio cugino, Vittorio Ficchi, che quindi voglio ringraziare pubblicamente. E poi voglio dire grazie anche al giocatore della Juventus per aver trattato amorevolmente il mio bambino».

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