Marina la scuola per due giorni consecutivi e va in una sala slot di Sora con 20 euro falsi, cercando di farseli cambiare per giocare. Il gestore si insospettisce e chiama la Polizia che gli trova addosso anche della droga. Nei guai un 16enne di Monte San Giovanni Campano denunciato in stato di libertà e riaffidato a sua madre. Possesso di droga finalizzata allo spaccio e spendita di banconote false sono dunque i reati di cui deve rispondere un minore di età che frequenta una delle scuole superiori di Sora.

L’altro ieri mattina il delinquente in erba, invece di entrare in classe, ha pensato bene di andare a divertirsi con i video poker. Entrato in una sala slot della città ha chiesto al gestore di cambiare in monete una banconota da 20 euro. L’uomo, insospettito dalla fattezza della carta ed essendo sprovvisto dell’apposita macchinetta con cui verificare i soldi, si è recato in un vicino negozio dove ha potuto verificare, constatando che i suoi sospetti erano fondati. Nel frattempo l’adolescente, vistosi scoperto, ha pensato bene di tagliare la corda riuscendo a farla franca. Ieri mattina, però, ha sfidato di nuovo la sorte: pensando che le lezioni non fossero interessanti ha preferito andare a divertirsi scegliendo lo stesso locale. Il titolare, pensando che volesse ancora giocare, senza dire nulla ha chiamato la Polizia.

Sul posto è subito giunta una pattuglia della squadra volante del commissariato di via Firenze. Gli agenti hanno fermato il giovane e lo hanno perquisito trovandogli addosso un’altra banconota falsa, sempre da 20 euro, oltre a 25 dosi di droga che dai successivi controlli è risultata essere hashish già confezionata e pronta per lo spaccio. Ai poliziotti che gli hanno chiesto spiegazioni avrebbe ammesso di avere con sé le dosi per venderle ai suoi coetanei. A questo punto gli agenti hanno provveduto a sequestrare sia la sostanza stupefacente sia la banconota contraffatta e subito dopo si sono portati nella sua abitazione di Monte San Giovanni Campano per la perquisizione domiciliare. Il giovane è stato quindi denunciato e riconsegnato alla mamma.