Striscioni di protesta all'incrocio tra consolare Casilina, via Moricino e via Muto per la mancata realizzazione dei lavori di messa in sicurezza. Gli abitanti della zona hanno approfittato dei festeggiamenti in onore di Sant'Antonio, per “urlare” la loro rabbia e denunciare la mancata realizzazione dei lavori. Il tratto è fra quelli su cui si registrano incidenti quasi quotidianamente, incroci pericolosi fra la Casilina e le vie Moricino, Muto, Campidoglio I^ traversa trafficate sia perché la zona è a discreta densità abitativa sia perché su una sorge una scuola dell'infanzia, oltre ad alcune attività commerciali.

Fra l'altro la Casilina è attraversata da pedoni, per cui sono a rischio non solo gli automobilisti ma anche le persone che si spostano a piedi. «Aspettiamo altri incidenti?», «È ora dei fatti», «Amministrazione comunale: basta parole». E ancora: «Via Moricino e Via Muto vogliono sicurezza per i due incroci». Queste le frasi riportate sugli striscioni attaccati in bella vista sulle recinzioni delle abitazioni che affacciano sulla Casilina e dunque ben visibili a tutti. In realtà il progetto di messa in sicurezza è stato pianificato ed i lavori sarebbero già dovuti partiti. È prevista la realizzazione di marciapiedi, l'installazione di segnaletica verticale, la sistemazione di segnalatori luminosi, la creazione di un'area laterale di sicurezza, insomma una serie di opere che dovrebbero garantire la tutela di automobilisti e pedoni lungo tutto il tratto urbano della consolare. I residenti si aspettavano di vedere già avviato il cantiere ed il mancato inizio lavori ha sollevato proteste che nei giorni scorsi sono state palesate con striscioni espliciti.

D’altronde tamponamenti ed incidenti sono all'ordine del giorno in prossimità degli incroci sulla Casilina, che su quel tratto sono diversi: più a Sud c'è il pericoloso innesto del Convento, pochi metri più a Nord l'incrocio con via Campidoglio seguito da quello con la bretella Via del Sole e da quello di Villa Ferrari, pericoloso per la presenza di un dosso. Tutto il tratto in questione dunque è a rischio e gli interventi di messa in sicurezza sono davvero urgenti.