Dal 2016 la ricetta elettronica sarà in vigore in tutta Italia. "In alcune regioni, come Sicilia, Veneto, Trento, Basilicata e Piemonte - ricorda il sito di Altroconsumo - è già attiva la ricetta elettronica per la prescrizione dei farmaci, ma prossimamente sarà disponibile su tutto il territorio nazionale. Coloro che per vari motivi si trovano fuori dalla propria regione potranno così usarla con le stesse modalità adottate nella propria regione e, in questo modo, non c'è il rischio di perdere la ricetta cartacea e di dover tornare dal medico per una nuova prescrizione. Vantaggi enormi, se si pensa anche alla maggiore tracciabilità dei farmaci".

Come funziona
"Il medico - spiega sempre il sito - non compila più la ricetta rossa, ma inserisce una richiesta sul computer con numero identificativo, i dati del paziente, il farmaco o l'esame prescritto e eventuali esenzioni. Normalmente consegna un promemoria da portare in farmacia per ritirare i medicinali. Se si dovesse perdere il promemoria, a differenza della ricetta cartacea, si potrà comunque acquistare i farmaci perché la prescrizione è registrata nei database, accessibili da tutte le farmacie.

La "vecchia" ricetta cartacea
In attesa che la ricetta elettronica venga adottata ovunque, per le ricette cartacee valgono ancora le vecchie regole. Ha, cioè, validità regionale: fuori dalla propria regione il cittadino che necessita di un farmaco deve pagarlo interamente (anche se ha la ricetta), altrimenti deve rivolgersi alla guardia medica per una richiesta di compilazione di ricetta valida in quella regione. 

Risparmia con i farmaci equivalenti
"Lo sapevi - ricorda Altroconsumo - che molti farmaci “di marca” hanno un equivalente? È un medicinale che ha lo stesso principio attivo nella stessa quantità, la stessa forma, con efficacia e sicurezza del tutto paragonabili, ma con un prezzo inferiore. Nessun motivo, dunque, per non preferirlo".