Situazione esplosiva nelle carceri di Frosinone e Cassino. A denunciarlo è il segretario generale aggiunto della Federazione nazionale sicurezza della Cisl Massimo Costantino. «Situazione che migliora nelle carceri per i detenuti ma non certo per il personale della polizia penitenziaria», accusa il sindacalista. Ecco allora che il 28 a Frosinone, a ogni fine turno, ci sarà un’autoconsegna del personale della polizia penitenziaria per protesta contro il sovraffollamento della popolazione carceraria e i pochi agenti in servizio.
Dai conti della Fns nei 14 istituti del Lazio risultano essere attualmente detenuti in 5.736 (622 in più rispetto ai 5.114 posti disponibili).


Sono diversi i penitenziari che registrano casi di sovraffollamento: a Frosinone i reclusi previsti sono più del doppio: 641 a fronte di una capienza regolamentare di 310; a Cassino su 203 detenuti previsti ne sono ospitati 230.
Per la Fns Cisl Lazio la preoccupazione resta sulle sezioni denominate «“Articolazione per la tutela della salute mentale in carcere” che interessano gli istituti penitenziari di Roma - Regina Coeli, Velletri, Civitavecchia e Viterbo dove difficilmente sarà garantita l’assistenza psichiatrica nell’arco delle 24 ore. Detenuti i quali erano prima curati negli ospedali psichiatrici giudiziari ed ora con la loro chiusura gli stessi devono essere assistiti in istituti penitenziari creando non poche difficoltà al personale tutto. Ma anche sul carcere di Frosinone “Pagliei” dove addirittura manca nel nuovo padiglione un presidio di primo soccorso, anomalia segnalata tra l’altro, anche all’ufficio di sorveglianza di Frosinone e non solo. A Latina il sovraffollamento dei detenuti è il più alto insieme a Frosinone, ed è un dato preoccupante visto la tipologia di detenuti presenti».