Continuano ininterrottamente nel Canale di Sicilia, gli interventi di soccorso a gommoni e barche che partono dalle coste africane per arrivare in Europa. In fuga da guerra e povertà, i profughi, uomini, donne, bambini, accettano qualsiasi rischio nel nome di una speranza. Solo nel fine settimana sono stati circa 5500 i migranti tratti a bordo dalle navi del dispositivo di sicurezza che pattuglia le acque, dove i trafficanti di uomini promettono, in mezzo a soprusi e violenze di ogni tipo, la salvezza. 

Arrivano, come un fiume in piena, anche in Ciociaria. Tra vecchie presenze, e nuova accoglienza, siamo a quota 1.500. Con un campo d’emergenza, quello all’interno dell’ex Mtc, che viene smontato e rimontato, ogni qual volta scatta l’allarme profughi. Ma il frusinate non è solamente terra di richiedenti asilo. 

Ci sono ormai, come nel resto d’Europa, famiglie perfettamente integrate. Sarebbero oltre 243 milioni, di cui il 31,2% vive nel vecchio continente, le persone che risiedono in un paese diverso da quello d’origine. 

Secondo l’ultimo Rapporto Immigrazione della Caritas, che raccoglie i dati del 2015, gli stiranieri che si muovono tra i vari continenti sono in costante crescita negli ultimi quindici anni, fino a rappresentare il 3,3% dell’in - tera popolazione mondiale. Tra Europa, Asia e Nord America vive l’84,4% del totale mondiale dei migranti e sono undici i paesi nel mondo con la più alta presenza, tra questi Germania, Regno Unito e Francia. 

In Italia convivono 198 nazionalità: oltre cinque milioni di persone di cittadinanza non italiana vivono strutturalmente nel nostro Paese. 

Sono donne poco più della metà, con circa 2,6 milioni di presenze. Romania, Albania e Marocco le nazionalità più rappresentate che insieme costituiscono il 41% dei migranti in Italia. 

La mappa nel Lazio 

Gli stranieri residenti nella regio- ne sono 645.159 e rappresentano l’11% della popolazione. La comunità più numerosa è quella prove- niente dalla Romania, con il 35,2% di presenti sul territorio, seguita dalle Filippine (7%) e dal Bangladesh (5%). 

Maschi e femmine 

Sono più donne che uomini. Le prime raggiungono quota 12.673, i secondi sono 11.491. I più anziani, in tutto quattro, hanno un’età compresa tra i 95 e i 99 anni. I più giovani, da 0 a 4 anni, sono 1.539. 

Le etnie più numerose 

In provincia di Frosinone sono 24.164, vale a dire il 4,9% della popolazione residente. La comunità straniera più rappresentativa proveniente dell’Europa è quella rumena. Sono 9.474, il 39,21% di tutti gli stranieri presenti in Ciociaria. Seguono gli albanesi: sono 3.728 e rappresentano il 15,43% dei residenti. Al terzo posto gli ucraini: 1.075, ovvero il 4.5% della popolazione. Per quanto riguarda gli africani, in testa i marocchini: sono 1.991 (l’8,24%); sul secondo gradino del podio i nigeriani: 588 (2,43%); al terzo posto gli egiziani: 240 (0,99%). Relativamente agli asiatici, in vetta i cinesi: sono 707 (2,93%); seguiti dagli indiani: 391 (1,62%); al terzo posto si piazzano i pakistani: 340 (1.41%). 

Per quel che concerne gli americani, la comunità maggiormente presente è quella brasiliana: sono 165 (0,685). Al secondo posto la Repubblica Domenicana: con 145 residenti (0,6%). Sul terzo gradino del podio gli statunitensi: sono 103 e rappresentano lo 0,43% della popolazione. In Ciociaria convivono ben 132 nazionalità.

Non solo “vu cumprà”. Imprenditori in crescita

Le notizie che ogni giorno occupano la cronaca sul feno- meno dell’immigrazione sono sempre di natura emergenziale. Le tragiche traversate di profughi che su barconi scappano dai Paesi africani hanno il sopravvento su tutto. Ma c’è uno spaccato del fenomeno che merita di esse- re evidenziato con più attenzione. È quello che riguarda gli stranieri che, in qualche modo, ce l’hanno fatta. Il loro numero non è poi così ridotto, come testimonia il report confezionato da Unioncamere e Infocamere sugli imprenditori stranieri in Italia.

I dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio, restituiscono una fotografia diversa rispetto a quella dei poveri “vu cumprà che affollano le città italiane. Il rapporto ha preso in considerazione il campione rappresentato dai cittadini stranieri provenienti da Paesi extra Ue, rilevando che quelli che hanno cariche nelle imprese con sede in Italia (come titolari, amministratori o soci) sono 568.749.

In provincia di Frosinone dal 2011 al 2015 so- no aumentate in maniera esponenziale: sono passate da 2.778 a 3.267. Analoga situazione si registra anche nel resto del Lazio. Dalle 50.738 del 2011 si è arrivati alle attuali 70.468. L’aumento maggiore è a Latina con una crescita di 965 unità (nel 2011 erano 3.013 e adesso sono 3.978).