Rendono più della droga. Per la mafia nera che comandava su Roma gli immigrati erano un business favoloso. L’idea di trasformare il sociale in un affare alletta moltissimo. Pur di ottenere immigrati da ospitare, intascando rimborsi che nel Lazio vanno dai 30 ai 35 euro al giorno a persona, si fa di tutto. A Frosinone i costi, per volere della Prefettura, sono più calmierati.

Nelle tasche di chi gestisce l’emergenza, che a volte nulla ha a che fare con la carità cristiana, finiscono al massimo 27 euro. Che si traducono in ben 810 euro al mese per ciascun profugo. Il bando dell’ufficio di Governo prevede, oltre ai servizi igienico-sanitari, tutta una serie di beni che le strutture di accoglienza dovranno fornire, dal vestiario a una scheda telefonica di 15 euro.

Il contributo statale va ai gestori dei centri anche per i cambi delle lenzuola, i kit igienici e il vitto. Previsto anche il cosiddetto pocket money, cioè qualche spicciolo da tenere in tasca per le piccole spese: la convenzione stabilisce un’erogazione nella misura di 2,50 pro capite, fino a un massimo di 7,50 per nucleo familiare, da distribuire sotto forma di buoni spendibili in strutture ed esercizi convenzionati o di carte prepagate da utilizzare a seconda delle necessità (schede telefoniche, snack, alimentari, giornali, sigarette, fototessere, biglietti per il trasporto pubblico).

Per tutti gli extracomunitari è previsto un servizio di mediazione linguistica e culturale ma anche il sostegno socio-psicologico. Capitolo a parte quello dei minori non accompagnati, cioè soli, che arrivano senza genitori. Per ciascuno dei quali lo Stato, a prescindere dal bando della Prefettura, sborsa ogni mese 2.400 euro, ai quali vanno aggiunti i contributi messi a loro disposizione: denaro che li accompagna fino al compimento della maggiore età e dell’inserimento al lavoro. Si tratta di un fiume di soldi che si spera non vadano a ingrassare le casse di chi gestisce in maniera poco limpida.

Attualmente, nell’ambito dell’accoglienza predisposta dalla Prefettura di Frosinone, sono 490 i profughi dislocati in vari centri. A questi si aggiungono i 350 euro circa del sistema di secondo livello, ovvero la protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). Ma i numeri non si fermano qui.

Bisogna, infatti, sommare altri 30 profughi, arrivati sabato sera nel capoluogo, in attuazione della procedura per l’accoglienza primaria. Ora basta fare una piccola moltiplicazione per capire il costo per la comunità. La spesa complessiva dei migranti, nel caso di permanenza mensile, si attesta sui 700.000 euro.