I pendolari sono rimasti a dir poco sorpresi. La nota di Trenitalia secondo la quale i ritardi dei treni regionali non esistono (il 91,8% è puntale nei primi 40 giorni dell’anno) avrà fatto arrabbiare in tanti. A cominciare da coloro che, la mattinata di martedì, hanno impiegato fino a quattro ore per raggiungere la capitale dalla Ciociaria.
«Volutamente non abbiamo risposto - afferma Pietro Fargnoli presidente dell’associazione Roma-Cassino Express - aspettavamo prima una risposta della Regione riservandoci di analizzare nel dettaglio i dati. Sono due anni che chiediamo la pubblicazione dei dati sulla qualità dei servizi. Un indicatore della qualità minima del servizio (dai riscaldamenti ai funzionamenti dei bagni ai ritardi) utile anche ai fini del calcolo delle penali. Noi non abbiamo mai capito se Trenitalia paga le penali. Siamo felici che ora fornisca i dati, ma vorrei una validazione da un ente terzo che non fosse la stessa Trenitalia».