Otto ore di sciopero proclamato ieri dai lavoratori della Iacobucci HF di Ferentino per dire no ai licenziamenti. Hanno manifestato davanti ai cancelli dell’azienda. Le segreterie provinciali FIM –FIOM - UILM scendono in campo e fanno un appello ai politici. Non si è fatto attendere l’intervento del senatore del Pd Francesco Scalia e del presidente della Provincia e sindaco di Ferentino, Antonio Pompeo che annunciano azioni per scongiurare i licenziamenti.

I sindacati intanto ieri hanno evidenziato «la volontà di procedere, da parte dell’azienda, a 39 licenziamenti anche quando si avrebbe l’opportunità di attivare strumenti alternativi a salvaguardia dei posti di lavoro, quali i contratti di solidarietà o la Cassa in deroga è una posizione rigida, incomprensibile, ripetuta all’infinito e chiusa a qualsiasi tentativo di mediazione, che sta provocando una reazione forte ed orgogliosa da parte dei lavoratori. Riteniamo opportuno e urgente un incontro, che come da impegni presi dalle parti al tavolo si doveva tenere entro la seconda di metà di settembre al M.S.E., ma che ad oggi ancora non si realizza, per avere definitiva chiarezza su questa vertenza».

«Accanto alla sincera solidarietà con chi rischia di perdere l’unica fonte di sostentamento per se e per la sua famiglia, voglio dichiarare la massima disponibilità a mettere in moto tutto quello che sotto il profilo istituzionale e politico si dovesse rendere necessario - ha detto il senatore Scalia - per evitare la strada dei licenziamenti».

«Sia in qualità di sindaco di Ferentino che di presidente della Provincia-afferma Pompeo-sono pronto valutare qualsiasi iniziativa utile per evitare il licenziamento degli operai, coinvolgendo tutte le rappresentanze istituzionali del territorio e cercando di sfruttare le opportunità che sono a disposizione per mantenere la produzione sul nostro territorio».