Si muovono a macchia di leopardo. Da nord a sud, pronti a truffare chi davanti a una tragedia senza fine non riesce a voltare le spalle, a chiudere le porte. Loro però, gli sciacalli, a quelle porte stanno bussando ma per truffare e approfittare del grande cuore di chi nel tragico momento che il nostro Paese sta vivendo, è pronto a mettersi a disposizione.

Le segnalazioni di persone che stanno girando per le case con il classico “porta a porta” per chiedere soldi da destinare alle vittime del recente terremoto nel reatino, arrivano anche dalla città gigliata. E così, dopo gli avvertimenti di Mario Pirri, presidente dell’Adoc di Frosinone, associazione difesa orientamento consumatori, è iniziato il tam tam per mettere in guardia.

Due persone sono state avvistate nelle zone periferiche della città gigliata, tra cui Tofe e Cupiccia. Stando al racconto di alcuni residenti si tratterebbe di due uomini e con accento est-Europa, chiedono, appunto, denaro per gli sfollati. Sono ben vestiti e con loro ci sarebbe un complice ad attenderli in un’auto, una Mercedes. Intanto proprio l’altro ieri, il presidente dell’Adoc aveva rivolto un invito a tutti i cittadini, chiedendo loro di fare attenzione ai truffatori. Diverse, infatti, le segnalazioni giunte soprattutto da zone rurali del cassinate e del capoluogo. A queste si aggiunge ora la città di Ferentino, ma tanti altri saranno sicuramente le zone dove gli sciacalli sono entrati in azione: “Attenzione. Stanno andando casa per casa a chiedere soldi per le persone terremotate del Centro Italia. Non esistono associazioni per questo, non date nulla sono sciacalli. Fatelo solo attraverso canali ufficiali. Eventualmente chiamate le forze dell’ordine. Si muovono a macchia di leopardo per non destare sospetti. Secondo le segnalazioni che ci sono arrivate, sarebbero due ad agire, a bussare alla porta delle abitazioni per chiedere soldi. Mostrano un tesserino e dicono di far parte di associazioni. Ma al momento, da quello che sappiamo, non risulta alcuna associazione autorizzata a raccogliere fondi “casa per casa”. Esistono altri canali, esiste un numero verde, o le varie iniziative di raccolta di beni di prima necessità organizzate anche a livello comunale”. Purtroppo, persone senza scrupoli, sono sempre pronte a colpire, soprattutto nei momenti più difficili.