Scavano buche nei prati o ricavano intercapedini nelle strutture in legno o in cemento. Nascondono così i piccoli carichi di marijuana pronti per essere venduti. Non la tengono addosso, o meglio non è la regola, generalmente i ragazzini si avvicinano, fanno l'ordine, concordano la cifra, poi uno degli stranieri si muove a piedi. Più frequentemente in bicicletta. E porta le dosi.

È uno dei metodi utilizzati dagli stranieri che detengono il sub-appalto del "fumo" per conto delle medie aziende della droga presenti in città che li assoldano per coprire fette di mercato altrimenti difficili ma pure per conto di ben altre "industrie" illecite fuori provincia. Molti,infatti, scendono da treni e bus e si dirigono nelle aree verdi per partecipare alla mission dello smercio e ricavare denaro sporco. Altri hanno ruoli più diretti e sono stati pizzicati, di recente dalla polizia mentre si lasciavano alle spalle i binari con la roba pronta per la consegna. Droga nei calzini, negli slip, nello zaino mentre resta emblematico il caso di un immigrato, arrivato in tarda serata a Cassino, con la marijuana nascosta in una cucitura del giubetto. Per gli investigatori, ad attenderlo poteva esserci un connazionale con il quale compiere semplicemente lo scambio dell'indumento. Un chilo quella sequestrata, sempre dagli agenti del Commissariato, solo la settimana scorsa a una nigeriana di 22 anni appena scesa dal convoglio.  

Il "lavoro" degli immigrati nei parchi giochi, tra mamme, papà, nonni e bimbi, è studiato nei dettagli. Loro stazionano in determinati punti come panchine, muretti, prati e rappresentano un presidio fisso. I minorenni e i maggiorenni lo sanno. Nessun sistema di messaggistica istantanea, si contratta alla vecchia maniera come è accaduto lunedì pomeriggio. Un ragazzino e un'amichetta hanno raggiunto un gruppo di immigrati alla Villa Comunale, hanno parlottato, quando l'affare era concluso, uno dei presenti ha preso la bici ed è tornato con poco più di due dosi.
Un minuto e già tutto si era dissolto sotto il sole, se non fosse stato per la polizia che ha osservato e documentato tutto, riuscendo ad arrestare due gambiani e a segnalare alla prefettura il minore. Al parco Baden Powel, gli agenti coadiuvati dal gruppo cinofili con l'instancabile Enduro, hanno rinvenuto, una settimana fa, 20 grammi di marijuana in una intercapedine di alcune strutture interne al parco. Intanto i bimbi correvano felici, le mamme li guardavano, i nonni spingevano le altalene. Le indagini, chiaramente, non si fermano.