Ieri l'ennesima giornata di passione sui treni per i pendolari ciociari inizia di buon mattino e si conclude in tarda serata. Il treno delle 5 da Cassino si è fermato a Zagarolo, con gli immaginabili disagi, tenuto conto delle temperature fredde di questi giorni. Chi, la mattina si è dovuto prendere un'ora di permesso al lavoro, la sera si è trovato a scendere dal treno a Ciampino e attendere il trasbordo su un altro convoglio, già pieno di viaggiatori. Con il risultato che il treno delle 18.42 ha viaggiato con una quarantina di minuti di ritardo: trentadue i minuti oltre il previsto ad Anagni, quaranta a Frosinone, cinquanta a Ceccano. Ventitré di minuti di ritardo per il treno delle 19.07 da Roma all'arrivo a Frosinone. «Dopo i pesanti disagi di questa mattina (ieri, ndr) in direzione Roma che mi sono costati un'ora di permesso, anche per il viaggio di ritorno una nuova odissea - scrive un abbonato - Il treno delle 18.14 partito da Roma Termini direzione Cassino è riuscito a fare una sola fermata fino a Ciampino. Esausto forse per i suoi lunghi anni di servizio ha deciso di non proseguire la corsa. Non era il Vivalto per intenderci. Come bestie siamo stati fatti scendere sulla banchina con una pensilina grande 1/5 rispetto al treno ed abbiamo atteso l'arrivo del treno partito da Termini alle 18.42. Sempre come bestie, siamo stati costretti ad ammassarci su un treno già stracolmo. Nessuno ha comunicato se il treno sopraggiunto, che era diretto, avrebbe fatto tutte le fermate per sopperire al precedente. Anche qui scene di panico. Alla stazione di Colle Mattia è scoppiata una lite tra due passeggeri per scendere dal treno. In queste condizioni ci vuole poco a perdere la calma. Ormai scene di routine per chi viaggia ogni giorno. Bisogna farci l'abitudine». A questo spunto sorge spontaneo l'interrogativo: «A che ora arriverò a casa questa sera? Riuscirò a scambiare due chiacchiere con mia moglie e mia figlia. Domani sarò fortunato? Arriverò puntuale? Chissà!».